Non c’è pace per i produttori di console, perché, oltre alla carenza di pezzi, si prevede che anche un componente, le memorie GDDR6, aumenterà di prezzo. E i motivi non sono soltanto legati al ritardo nella produzione della pandemia.
Come fa notare, per esempio, Trendforce in realtà il problema è la richiesta di per sé di questo tipo di componente per le console e per i computer.
Perchè la GDDR6, infatti, è utilizzata adesso in praticamente tutte le console di nuova generazione. Le Xbox serie X/S e la PlayStation 5 hanno entrambe questo tipo di tecnologia con una versione specifica da 16GB. La GDDR6 è prevista anche da 8GB ma se si avvia la produzione di una tipologia non si può fare lo switch a piacimento e quindi la bilancia pende solo da una parte.
Cerchiamo di fare mente locale per capire che cosa sta succedendo nel mercato della produzione di componenti per console e PC. Per comprendere meglio la carenza di chip GDDR6, guardiamo a quello che sta succedendo a livello globale. Innanzitutto c’è stata una vera e propria esplosione delle criptovalute e uno dei modi per ottenere criptovaluta è fare mining. Quindi scavare per trovare le criptovalute. Ma per avere delle performance decenti, occorre puntare su computer potenti. Computer potenti significa componenti performanti. E la GDDR6 è il non plus ultra da questo punto di vista. E se vi state chiedendo cosa se ne fa un miner di criptovalute con una scheda grafica con un bestione come la GDDR6 vi rispondiamo con una similitudine: l’avete mai vista voi una Ferrari con il volante di una Panda?
Allo stesso tempo c’è una richiesta sempre più grande da parte del mercato mobile per prodotti e componenti di qualità, anche perché, il mercato generale del gaming sembra destinato a spostarsi proprio verso gli smartphone abbandonando le console e i PC, e questi ultimi comunque hanno visto crescere la propria domanda in particolare per le prestazioni elevate del Gaming.
Aggiungiamo a questi due ingredienti una pandemia che ha ritardato o in qualche caso bloccato del tutto la produzione dei componenti ed ecco spiegato perché probabilmente ci ritroveremo a pagare le GPU, i laptop, e forse anche le console, più di quello che dovremmo in un momento diverso.
L’aumento è previsto per il terzo trimestre del 2021 e arriverà ad incidere, circa, di un 10% sul prezzo attuale della componente GDDR6, che, tanto per capirsi, si trova nella versione da 16 GB sia sulle console Microsoft sia sulle console Sony ed è inoltre utilizzata dalle famose schede grafiche NVIDIA e AMD Radeon.
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Dobbiamo aspettarci una guerra di prezzi? Speriamo di no, o quantomeno speriamo che qualcuno riesca a trovare una tecnologia alternativa o un sistema per aumentare la produzione per poter riportare i prezzi a un livello normale.
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