Mentre le console si sfidano a colpi di funzioni arriva l’annuncio che è quasi pronto il primo smartphone che supporta il ray tracing. Siamo nella nuova era della console war.
Forse era solo questione di tempo prima che anche gli smartphone, che si sono avvicinati a passi da gigante alla potenza di dispositivi più grandi, cominciassero ad essere progettati per andare oltre l’utilizzo classico che se ne fa.
E calcolando che adesso ci sono ormai diversi modelli che costano e funzionano in maniera pressoché identica a laptop miniaturizzati, l’annuncio arrivato da quello che è il terzo venditore di questi device nel mondo, Oppo, non coglie completamente di sorpresa. Anche se siamo sicuri ci vorrà ancora un po’ perché chi è abituato a giocare su schermi più grandi smetta di guardare gli smartphone un po’ dall’alto in basso.
Oppo annuncia il nuovo smartphone con ray tracing
L’occasione per sbalordire tutto il mondo è stato lo Snapdragon Summit 2022 che si è appena svolto. Sulla scena, a un certo punto dell’evento, è salito il Senior Vice President nonché Chief Product Officer di Oppo Pete Lau. Il rappresentante di Oppo, come riportato anche sul sito ufficiale della società, ha spiegato come si è arrivati a questo passo avanti importantissimo: “la collaborazione tra Oppo e Qualcomm Technologies ha raggiunto un nuovo livello. Insieme abbiamo condotto ricerche in diverse aree avanzate della tecnologia che supporteranno lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative sui dispositivi mobile. Contando sulla lunga esperienza di Oppo nell’intelligenza artificiale e nella grafica mobile e sulle potenti capacità del nuovo Snapdragon 8 gen 2, Oppo e Qualcomm Technologies hanno raggiunto un punto di svolta nella tecnologia del ray tracing mobile e portato per la prima volta il Google NAS sugli smartphone. Non vediamo l’ora di ampliare la nostra collaborazione con Qualcommm Technologies mentre ridefiniamo l’esperienza smartphone e diamo ancora più tecnologia avanzata in mano a milioni di utenti in tutto il mondo“.
Oppo prosegue quindi nel suo percorso dopo aver inaugurato nel 2020 un ecosistema aperto per permettere agli sviluppatori di videogiochi di avere una soluzione open source per il ray tracing su dispositivi mobile. Armato di ray tracing e con lo Snapdragon 8 di seconda generazione, il prossimo gioiello Oppo riuscirà a lavorare consumando anche molta meno batteria (uno dei talloni d’Achille degli smartphone). Si parla di un carico della CPU ridotto del 90%, il che consente di liberare potenza da usare altrove. E questo altrove sarà anche proprio la resa e la reattività dei giochi.
Di nuovo, non possiamo fare a meno di guardare a quelle che sembrano essere le posizioni di chi produce giochi per PC e console e sottolineare come alcune società più di altre siano già un passo avanti sulla strada dell’offerta di contenuti di qualità a chi decide di abbandonare la console per lo smartphone o il tablet. Non ci libereremo probabilmente mai delle console ma, come fu agli albori dell’Industria, qualcosa cambierà nel modo in cui i videogiochi vengono prodotti, distribuiti e goduti.