Counter-Strike: Global Offensive – il verdetto di Valve dopo le operazioni di investigazione

Di recente si è parlato del problema del cheating in Counter-Strike: Global Offensive, e diversi giocatori (anche professionisti) sono stati scoperti ad avere atteggiamenti non consentiti e sono stati esclusi da alcuni tornei. Valve ha organizzato una intensa operazione di investigazione e, da poche ore, è stata pubblicata una sentenza:

“Tutte insieme, le informazioni che abbiamo raccolto e ricevuto ci hanno messi a disagio nel continuare il nostro rapporto con questi giocatori. Quindi ci rivolgeremo direttamente ai nostri partner dell’evento di CS: GO per non permettere a nessuno dei seguenti individui di partecipare in nessun evento sponsorizzato da Valve:

  • Duc “cud” Pham
  • Derek “dboorn” Boorn
  • Casey Foster
  • Sam “Dazed” Marine
  • Braxton “swag” Pierce
  • Keven “AZK” Larivière
  • Joshua “Steel” Nissan

Giocatori professionisti, i loro manager e i team di organizzazione non dovranno in alcuna circostanza scommettere sui match di CS: GO, associarsi con gruppi di scommettitori di CS: GO o fornire informazioni ad altri che possano influenzare le loro scommesse sul gioco”.

Insomma, sembra che Valve abbia deciso di applicare una politica a tolleranza zero nei confronti della situazione, e probabilmente tutti i giocatori che hanno in qualche modo usato cheat (o ne avevano intenzione) saranno spinti a desistere per evitare ripercussioni.

I giocatori della lista dei bannati sono in gran parte membri del team iBUYPOWER, considerato uno dei migliori team di Counter-Strike in Nord America. Anche Cloud9 e Torqued sono giocatori di alto livello, e la scena del Nord America sembra in generale aver subito in modo particolare le conseguenze dell’operazione di controllo di Valve per i comportamenti illeciti.

Fonte: kotaku

 

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