Ci sono delle scuse dirette rivolte ai videogiocatori di tutto il mondo e che provengono dal padre di una grande esclusiva di Playstation.
E‘ un momento particolarmente delicato per Playstation che si ritrova forse dopo tanti anni di nuovo nella difficile posizione di doversi in qualche modo riconfermare. Perché sebbene il gigante giapponese abbia conquistato i cuori e la mente di tantissimi videogiocatori nel corso degli ultimi trena anni, nonché tanti dei loro fondi in cambio di hardware e videogiochi, ecco che ora qualcosa tentenna.
Da quando si è passati a PS5 Playstation non ha dominato il mercato come è solita fare e soprattutto ha rimasto una grossa fetta del suo pubblico piuttosto scontenta dato che non ha lanciato sul mercato quelle grandi avventure action-adventure in terza persona con una fortissima componente narrativa, un livello tecnico eccelso e personaggi importanti. Dopo Horizon Forbidden West e God of War Ragnarok insomma non è uscito nulla di altrettanto titanico e leggendario dai Playstation Studios.
Che anzi sono stati tutti costretti a lavorare a dei GAAS, i game as a service, ovvero quei prodotti multiplayer che ispirandosi a quando sta facendo Fortnite da anni cercano di far spendere il videogiocatore continuamente nel corso degli anni, tra skin, pass stagionali e pacchetti di contenuti extra. Ma la cosa non sta funzionando affatto come sappiamo bene, con tanti progetti falliti, altri cancellati e persone licenziate. E ora arrivano le scuse di una figura importante dietro a un’esclusiva Playstation di rilievo assoluto.
Uno dei pochi titoli che rispettano un po’ questa visione di creare grandi titoli in singole player, grossi action in terza persona con una storia densa, è senza dubbio Final Fantasy VII Rebirth, videogioco sviluppato da Square Enix e pubblicato in esclusiva per PS5, con tanti che sperano di poterci mettere quanto prima le mani sulla versione PC del titolo, e magari un giorno anche Xbox ma questo è molto più difficile.
Al lancio il titolo è stato protagonista di diverse controversie causate dal fatto che ottenere il trofeo di platino fosse un vero e proprio incubo, difficilissimo anche per i giocatori più veterani e con tanti trofei alle spalle. Naoki Hamaguchi, il director del gioco, si è scusato per questo al Daily Star. Non dovranno certamente scusarsi gli sviluppatori di questo gioco molto simile a The Witcher 3.
“Mi sono già scusato per questo: la difficoltà con cui si ottiene il trofeo di platino… Siate certi che ho imparato da questo e in futuro non renderò i trofei di platino così difficili“, ha rivelato, confermando come in futuro farà di tutto per creare delle esperienze assai meno punitive.
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