Un annuncio che ha dell’incredibile. Si arriva a parlare della morte dei videogiochi, le parole arrivano dal creatore di Nier Automata
Le affermazioni di Yoko Taro, il creatore di una delle serie di videogiochi più conosciute al mondo come Nier Automata, afferma che l’IA gioca un ruolo molto particolare nel mondo del gaming. Oggi come oggi si è venuto a creare un dilemma storico nel settore videoludico, dove si mettono sul piedistallo due caratteristiche ben precise. La capacità della narrazione e la potenza del gameplay, senza andare contro le aspettative degli utenti.
Nel secondo caso c’è un meraviglioso mix di caratteristiche che gettano i giocatori all’interno di mondi dalle più particolari caratteristiche. Un’unione di effetti ed un turbinio di aspetti, con un gameplay molto ampio. Con il tono narrativo invece si cerca di dare ai giocatori un motivo preciso per affezionarsi alla storia ed al mondo che la caratterizza. L’esempio più recente è Returnal, secondo Taro un capolavoro, che ribalta l’idea convenzionale trattando la narrazione, gli effetti dell’ambiente e le sequenze d’azione.
“Non importa che tipo di storia io scriva, ci sarà un certo numero di giocatori che diranno ‘Non voglio una storia. Datemi solo del gameplay”. Questo dimostra come c’è una direzione maggiore verso le ore di gioco del progetto in lavorazione piuttosto che la potenza narrativa e la capacità di scrittura della storia. Dar vita una grande narrazione ed unirla ad un gameplay incredibile, senza venir meno al consenso del giocatore, è un’impresa epica. Final Fantasy VII Remake e Outer Wilds ci sono riusciti a loro modo.
Anche Alanah Pearce di Santa Monica Studio si è espresso in merito, affermando che c’è un motivo se i creativi non riescono a dare vita a grandi scritture per videogiochi. Il problema è che non sanno proprio come riuscirci. Oggi, continua Taro, anche arrivare a definire una classificazione per i giochi blocca molto la capacità di dar vita a narrazioni di spessore di pari passo con l’uso della tecnologia all’avanguardia.
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Yoko Taro e tutti gli altri creativi che hanno lavorato al franchise di Nier, hanno avuto me obiettivo quello di sviluppare nuove narrazioni e modi per coinvolgere i giocatori in storie complicate ed intellettuali. Infine lancia una provocazione verso il futuro e l’uso smisurato dell’IA. “Con l’evoluzione dell’IoT [internet delle cose], i videogiochi o i loro elementi saranno integrati ovunque, e alla fine, il termine “videogioco” potrebbe probabilmente scomparire. Compresi i creativi che scrivono le narrazioni. In questo modo, non dovrò fingere di essere intelligente quando rispondo a queste interviste”.
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