Il nome di Criterion non può non essere legato a doppio filo alla serie di Burnout ed è quindi comprensibile che il team di sviluppo voglia tornare in quel mondo delle corse.
Lo stesso sentimento espresso in una recente intervista da parte di uno dei membri fondamentali di questo team di sviluppo è anche la speranza di tanti giocatori e tante giocatrici che ormai probabilmente hanno consumato le copie di quell’ultimo glorioso capitolo principale uscito nel 2008 e che andava sotto il nome di Burnout Paradise.
Perché anche se poi nel corso degli anni c’è stato per esempio il Remaster proprio di Paradise e siamo tutti pronti anche per il parente stretto Need for Speed Unbound, manca un gioco originale da troppo tempo.
Criterion vuole davvero tornare su burnout
L’occasione per far sperare tutti i fan del loro gioco che qualcosa in futuro possa apparire all’orizzonte è stata un’intervista rilasciata ai colleghi di Eurogamer in occasione dell’uscita ormai prossima di un altro titolo di corse prodotto dentro Criterion: Need for Speed Unbound. Che comunque è un buon passo avanti dato che erano anni che questo team di sviluppo si trovava semplicemente a fare da spalla allo sviluppo dei giochi degli altri senza poter dire la propria.
Una domanda di rito che i colleghi di Eurogamer fanno a Kieran Crimmins, veterano dello studio nonché direttore creativo su Unbound, è stata quella su come sia stato passare proprio dal ruolo di studio di supporto a quello di creatore principale di un gioco tripla A. E Crimmins ha risposto nel più puro stile Criterion sottolineando come, in realtà, che sia un ruolo di supporto o che sia il ruolo di sviluppatore principale l’attenzione, la passione e la creatività rimangono le stesse anche se forse, conclude lo sviluppatore, essere il team principale comporta lavorare un po’ di più.
Ma la domanda che tanti aspettavano e che è stata effettivamente fatta riguarda proprio la possibilità di avere un nuovo Burnout in futuro e Crimmins rimane possibilista anche se per ora a quanto pare non ci sono progetti di questo tipo all’orizzonte: “non è qualcosa che stiamo cercando di fare adesso. Non è il mio prossimo gioco o niente del genere. Non che lo potrei dire se non lo fosse ma immagino di poter dire che non è il prossimo gioco su cui lavorerò.” Nonostante ciò, lo sviluppatore sottolinea che sia Need for Speed sia Burnout sono ovviamente le due serie preferite da tutto il team di sviluppo con il secondo che ha “una prospettiva unica sui giochi di corse che penso sarebbe assolutamente fenomenale adesso“. Di nuovo, Crimmins rimarca che non ci sono piani ma che un domani, e i giochi che escono e che usciranno adesso andranno bene e daranno la possibilità di ampliare il team, magari qualcosa si potrebbe fare e lui ne sarebbe assolutamente contento.