Probabilmente studieremo Cyberpunk 2077 sui libri di storia del videogioco come esempio non solo di uscita affrettata ma anche per le spiegazioni assurde.
L’ultima dichiarazione che vale la pena analizzare l’ha pronunciata durante un live stream il Quest Director del gioco di CD Projekt Red Pawel Sasko. E, per dovere di cronaca, ricordiamo che questa non è la prima volta che Sasko parla e si prende anche commenti taglienti riguardo il lavoro zoppo fatto sul gioco.
Un gioco che sembra avere seri problemi nell’implementazione dell’intelligenza artificiale e nelle reazioni di alcuni tipi di personaggi. Nello specifico gli è stato chiesto perché non ci fossero inseguimenti con la polizia, dato che siamo in buona sostanza in un gioco in cui si cammina sul filo dell’illegalità.
Prima di dare una risposta seria però Sasko ha deciso di fare il burlone in un momento in cui le battute di spirito forse bisognava evitarle, scatenando reazioni indignate ovunque.
Quando al Quest Director di CD Projekt Red è stato chiesto perché non ci sono gli inseguimenti con la polizia e il traffico di Night City sembra quasi inesistente, la risposta all’inizio è stata: “Penso che neanche i giochi a mondo aperto di Sonic e di Elden Ring ce l’avranno”. Forse doveva essere una battuta ma non è stata digerita come tale e infatti Sasko si è poi affrettato a spiegare, o meglio a ribadire, il motivo reale per cui l’intelligenza artificiale di Cyberpunk 2077 non è troppo intelligente: il team non è riuscito a risolvere i problemi di programmazione che avrebbero dovuto gestire gli inseguimenti in auto prima del lancio e hanno quindi pensato semplicemente di eliminare la funzione.
Non ci è dato sapere se prima o poi dentro Cyberpunk 2077 la polizia farà il suo lavoro, magari potremmo chiedere a uno dei tanti modder che si stanno dando da fare per aggiustare il gioco e che di recente hanno dato a Night City una metropolitana funzionante. Di nuovo, quindi, abbiamo una dimostrazione del fatto che il gioco di CD Projekt Red è uscito troppo presto. E in effetti i racconti di tanti di quelli che l’hanno giocato sono la riprova che l’intelligenza artificiale della polizia non funziona e i comportamenti non sono assolutamente paragonabili a quelli, per esempio, dei cittadini e delle guardie dentro i giochi di The Witcher, in cui estraendo la spada si ma andava in allarme chiunque fosse in zona.
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E parlando di dichiarazioni goffe vale la pena ritirare fuori anche quella che il CEO e presidente di CD Projekt, Adam Kiciński, fece a novembre proprio poco prima che gioco uscisse. Al CEO di CD Projekt fu chiesto se Keanu Reeves, che presta il volto e la voce al personaggio utilizzato più spesso per la pubblicità del gioco, Johnny Silverhand, avesse avuto modo di provare Cyberpunk. Kiciński aveva in quella occasione dichiarato che l’attore lo aveva giocato, non lo aveva finito ma che lo adorava. Forse, come quando si dicono le bugie, ci si dovrebbe mettere d’accordo con tutti dato che proprio Keanu Reeves qualche giorno fa, in un’altra intervista, quando gli è stato chiesto se avesse mai giocato ai videogiochi e magari avesse provato Cyberpunk 2077 ha risposto di averne vista qualche demo ma di non averlo effettivamente mai giocato. Delle due versioni una e non ce la e la facciamo a immaginare Keanu Reeves che dice bugie.
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