Dakota Johnson (50 Sfumature) promuove i vibratori: “Non sono giocattoli”

L’attrice dei film 50 Sfumature, Dakota Johnson, collabora con Maud per la promozione di oggetti utili al benessere sessuale.

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L’attrice promuove un nuovo modo di vedere i vibratori insieme a Maud (fonte: YouTube).

Modella e attrice, Dakota Johnson ha fatto impazzire milioni di spettatori, uomini e donne, nei film di 50 Sfumature, insieme al suo collega e compagno di scena Jamie Dornan; i film adattano la trilogia romanzesca di E.L. James, carica di tematiche sessuali spesso considerate tabù (come il BDSM).

Forse spinta dal ruolo che l’ha resa celebre (appunto quello di Anastasia Steele), la Johnson ha deciso di investire e diventare uno dei volti di Maud, azienda attua a sviluppare oggetti sessuali per single o coppie, di qualsiasi orientamento o etnia.

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Dakota Johnson promuove i vibratori sfatando i tabù

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L’attrice nei panni di Anastasia Steele (fonte: YouTube).

Maud punta ad eliminare i pregiudizi dietro a quegli oggetti comunemente chiamati “sex toys”, spesso motivo di imbarazzo o di scandalo in società; la stessa Johnson, attraverso il suo volto e la sua popolarità, sta attivamente contribuendo a questa piccola rivoluzione culturale intrapresa dall’azienda.

Intervista a InStyle, l’attrice ha sottolineato come gli oggetti prodotti dall’azienda siano strumenti utili all’intimità e al benessere sessuale, presentandoli (compresi i vibratori) sotto una nuova luce. “La nostra campagna “Questi non sono giocattoli” mira a rinnovare il linguaggio con cui si definiscono gli oggetti sessuali, destigmatizzandoli e cercando di aprire la mente delle persone” spiega la Johnson.

Per un retaggio culturale ormai vecchio di millenni, l’uso di oggetti o di pratiche sessuali non direttamente finalizzate all’atto procreativo vengono viste come “impure” dalla società; per quanto riguarda oggetti e pratiche dedicate al piacere femminile poi, la pressione e il giudizio della società si fa ancora più oppressivo.

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La stessa attrice, in precedenti interviste incentrate sui film, aveva definito vibratori come “sex toys”, usando un termine comune nel linguaggio di tutti i giorni; la sua esperienza diretta come attrice (in tutti i sensi) della divulgazione di queste tematiche non può che giovare agli intenti dell’azienda.

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La console Sony (fonte: YouTube).
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