Days Gone: il direttore contro i fan: “se amate un gioco compratelo a prezzo pieno”

In questi giorni Days Gone sta facendo parlare di sé. Partendo dall’inchiesta e report per Bloomberg redatta da Jason Schreier, la cancellazione del sequel sembra ora dovuta a molteplici fattori.

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Fonte: “PlayStation Store”

Precedentemente abbiamo parlato dello smembramento dei team da parte di Sony, giudicato da Schreier come un modo per ridurre la scelta dei giocatori e penalizzare il lavoro creativo degli studi di medie dimensioni. In seguito, pare che la decisione di Sony di annullare il sequel di Days Gone sia giustificata dallo scarso punteggio su Metacritic che, a sua volta, non giustificava il finanziamento del titolo.

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Days Gone andava comprato a prezzo pieno

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John Garvin si infiamma con i fan, che, secondo lui, per supportare il gioco avrebbero dovuto prenderlo a prezzo pieno dal lancio. Fonte: “PlayStation Store”

Stando al game director John Garvin, i giocatori non dovrebbero sentire la mancanza del seguito di Days Gone, dato che, ospite al podcast di David Jaffe, ha dichiarato che i giocatori avrebbero dovuto comprare il titolo a prezzo pieno.

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Credo che il miglior modo di supportare gli sviluppatori sia comprare il gioco a prezzo pieno al lancio […] Se amate un gioco, compratelo a prezzo pieno

Ha dichiarato Garvin, aggiungendo che sempre più persone decidono di acquistare un titolo solo se in sconto o se presenti all’interno di qualche promozione con i PlayStation Plus. Motivo per cui, secondo lui, nessuno dovrebbe lamentarsi del mancato arrivo di Days Gone 2, visto che il precedente titolo non solo non ha ricevuto buone recensioni ma non è stato supportato dal lancio, in modo che Sony capisse quanto fosse atteso e valido il gioco in questione.

Essenzialmente, le parole forti di Garvin che seguono, che implicano che alla sorte del titolo abbia contribuito questo atteggiamento “da tirchi”, precisa lui stesso che sono opinioni personali, dato che lui stesso ha visto titoli come God of War effettuare vendite stratosferiche fin dal lancio. Garvin dichiara anche di non conoscere i dati, e che quanto da lui detto, per quanto incendiario, rimane un’opinione personale.

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