Dead or Alive 5 Ultimate non è altro che l’ultimo aggiornamento del quinto capitolo della famosa serie di picchiaduro targata Tecmo Koei e curata da Team Ninja. Nel corso degli anni e quindi delle varie incarnazioni ed evoluzioni del brand, Dead or Alive è sempre stata l’unica serie a creare una valida alternativa ai mostri sacri Tekken e Street Fighter, nell’ambito dei beat’em up a incontri. Pur avendo una fan base più limitata rispetto ai titoli sopracitati, le distintive peculiarità che l’hanno sempre caratterizzata hanno permesso a questa serie di camminare a testa alta in mezzo agli esponenti del genere.
Il titolo è esattamente quello di un anno fa: il primo capitolo di Dead or Alive orfano di papà Itagaki e sviluppato dal suo “successore” Hayashi.
Infatti, se per molti è semplicemente il titolo delle donzelle ultra prosperose, chi si sia affacciato ad almeno un capitolo della serie con un po’ meno superficialità avrà senz’altro notato (quando non proprio apprezzato) la notevole profondità che sta dietro al sistema di combattimento basato su meccaniche di azione e reazione che una volta padroneggiate, rendono molto appaganti gli scontri.
Senza stravolgere la solida base su cui poggia il gameplay dell’intera serie, ogni personaggio gode di rifiniture nel proprio parco mosse e di un miglior bilanciamento generale rispetto al passato.
Inserire il contrattacco al momento giusto, soprattutto in questo quinto capitolo, è un’operazione tutt’altro che banale, che richiede lettura dei movimenti avversari e riflessi pronti.
La rosa dei personaggi selezionabili in questa edizione Ultimate vede affiancare al classico roster graditi ritorni come Ein e Leon dai precedenti Dead or Alive, Rachel e Momiji direttamente da Ninja Gaiden e Jacky Bryant dalla serie Virtua Fighter. Sono stati aggiunti, inoltre, nuovi stage, presi di peso da alcune ambientazioni dell’ultimo Ninja Gaiden. Qualche ritocco è stato fatto anche alla modalità tag (tra cui la riduzione della rigenerazione della barra energetica) ora disponibile non solo nel gioco in locale, ma anche nelle partite online. Inoltre, sono stati levigati e sistemati tutti i bug e i problemi della versione “liscia”.
Dead or Alive 5 introduceva il Power Blow, un colpo particolarmente potente con cui scaraventare l’avversario verso punti cardine dello scenario provocando ingenti danni e, spesso e volentieri, esplosioni e incidenti di varia natura nello scenario, generando durante l’incontro momenti molto scenografici. Ultimate aggiunge un’ulteriore possibilità al move-set comune a tutti i personaggi: il Power Launcher.
Dispiace constatare che lo story mode non sia stato cambiato minimamente.
Questa è una variante del Power Blow che lancia l’avversario verso il cielo anziché orizzontalmente. A differenza della sua simile più attempata, questa mossa è eseguibile in ogni istante, rendendola di fatto molto più versatile, soprattutto per gli amanti delle juggle e del gioco aereo. Per il resto, il titolo è esattamente quello di un anno fa: il primo capitolo di Dead or Alive orfano di papà Itagaki e sviluppato dal suo “successore” Hayashi.
Come per Ninja Gaiden 3, il neo director di Team Ninja ha svolto un buon lavoro anche su questo brand. Graficamente molto migliorato rispetto al quarto capitolo della serie, Dead or Alive 5 è stato realizzato nella maniera più ponderata possibile. Senza stravolgere la solida base su cui poggia il gameplay dell’intera serie, ogni personaggio gode di rifiniture nel proprio parco mosse e di un miglior bilanciamento generale rispetto al passato. Chi fosse in possesso della versione originale potrà trasferirne i salvataggi, ottenendo subito tutti gli oggetti sbloccati e addirittura conservando i progressi della campagna di gioco. A questo proposito, dispiace constatare che lo story mode non sia stato cambiato minimamente, scelta discutibile, visto che in campo sono entrati nuovi combattenti che potevano benissimo essere coinvolti nell’intreccio. Poco male, del resto, visto il bassissimo livello dello stesso, scadente e banale dall’inizio alla fine.
Fortunatamente, trattandosi di un picchiaduro, la cosa è ampiamente sorvolabile. Considerando quindi che i difetti più fastidiosi sono già stati sistemati tramite varie patch nel corso dell’anno, è difficile consigliare spassionatamente questo titolo a chi avesse già messo le mani su Dead or Alive 5. Oltre ai pochi nuovi personaggi, rimane sostanzialmente soltanto il gusto di scoprire gli impieghi del Power Launcher nell’economia del gioco e dei match-up. Una feature che può realmente fare la differenza solo per i più tecnici tra gli appassionati dei picchiaduro. In qualsiasi altro caso, Dead or Alive 5 Ultimate risulta un acquisto più che valido (e a prezzo budget) solo ed esclusivamente per chi si fosse perso l’edizione originale.