Imparare una lingua straniera come il giapponese presuppone la spregiudicata volontà a passare ore sui tre alfabeti sillabici che la lingua propone e con questo delizioso piccolo gioco potreste risolvere buona parte dei vostri problemi di memoria.
I videogiochi sono molto spesso percepiti dall’esterno come qualcosa che fa perdere tempo, che non aiuta nella concentrazione, che rende violenti e che quindi, più in generale, in sostanza non serve. Ma sono invece diversi gli studi scientifici che si sono accumulati negli anni e che dimostrano invece come anche le azioni che si svolgono all’interno di un videogioco possono avere ripercussioni positive sul modo in cui si studia e si apprende.
Rendere un concetto, una idea, o magari una regola di grammatica più digeribili grazie a un piccolo gioco può aiutare tutti coloro che faticano con i sistemi di apprendimento tradizionali. Ed è questo anche lo scopo del videogioco che dobbiamo necessariamente definire educativo, prodotto da Not Dead Design. Un videogioco che sbarca ora sulla console nipponica per eccellenza.
Domandate a chiunque abbia tentato o sia poi riuscito nell’intento di imparare il giapponese che cosa è più complicato ed è molto probabile che la risposta sarà: l’alfabeto sillabico. Perché le regole di grammatica della lingua giapponese non sono incomprensibili ma le parole nascoste dietro quei simboli all’apparenza impossibili da mandare a memoria solo invece un ostacolo per molti.
Lo scopo di Kana Qest sviluppato da Not Dead Design e sostenuto da uno dei publisher che da anni si distinguono proprio per la scelta di sostenere progetti educativi e a stress ridotto, WhiteThorn Games, è quello di rendere lo studio dei Kana, ovvero degli alfabeti, meno stressante attraverso una serie di puzzle dislocati in 13 mondi diversi e su 300 livelli disegnati a mano.
Tra le caratteristiche più interessanti di Kana Quest c’è che si tratta di un gioco strutturato come una serie di puzzle senza stress e che evita, come invece per esempio accade in altri giochi educativi, di sottoporre periodicamente i giocatori e le giocatrici a qualcosa di anche solo vagamente somigliante ad un test. Il team di sviluppo promette poi divertimento non soltanto per chi si cimenta da zero nello studio dei caratteri della lingua giapponese ma anche per chi già sa qualcosa, permettendo per esempio di passare dai puzzle con gli Hiragana a quelli con l’alfabeto utilizzato per le parole straniere, i Katakana. Il gioco è al momento disponibile nella sua versione PC attraverso Steam ma grazie ad una partnership con Nintendo a partire dalla fine del mese di marzo, nello specifico il 28, arriverà anche su Nintendo Switch. かわいい!
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