Un tocco di horror. Bittersweet Birthday di World Eater Games viene descritto sulla sua pagina Steam come mezzo boss-rush mezzo esplor-avventura. A noi però è apparso anche un grammo, un grammo e mezzo, simile ai film dell’orrore.
Quelli in cui ti ritrovi tramortito in una stanza senza neanche ricordarti come ti chiami e c’è solo una voce che, per fortuna forse, almeno non è nella tua testa ma ti guida tra le stanze. E ti promette anche di aiutarti, salvo poi fare poco e niente. Ma non c’è altro se non quella voce a mo’ di ancora verso l’uscita nel labirinto del Minotauro.
Noi l0 abbiamo giocato con la tastiera e non è stato troppo scomodo ma sicuramente con un pad sotto mano diventa molto, e piacevolmente, simile a certi vecchi titoli di cui abbiamo sentito tanta nostalgia mentre attraversavamo questa demo.
Il gioco si presenta con quella grafica semplificata che rimanda immediatamente ai vecchi Final Fantasy. Anche il modo in cui i dialoghi vengono portati avanti, con le lettere che appaiono una dopo l’altra nelle nuvolette è decisamente un rimando ai gloriosi tempi dei primi titoli Square Enix. Poi però, con un gradito salto in avanti nelle meccaniche di gioco, gli scontri somigliamo molto di più a quello che ci si aspetterebbe dai titoli action di oggi.
Niente turni da aspettare ma dita da far frullare sui tasti e pattern da studiare per non morire. E anche se la demo è chiaramente limitata, l’adrenalina è partita a mille quando, dopo le prime scaramuccie per farci prendere familiarità con i comandi, ci siamo trovati ad affrontare un nemico senza il freno a mano tirato.
E siamo morti. Un paio di volte. Ma non è stato male. Non è stato frustrante come altre volte succede. C’è qualcosa da imparare, la grafica semplificata e pixellosa non deve farvi pensare che siamo di fronte a un gioco stupido. Tutt’altro. Volete un paragone che vi farà saltare dalla sedia? Devil May Cry. C’è qualcosa nel sinistro ed apparentemente infinito labirinto che ci ha ricordato il titolo Capcom.
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E se volete invece un rimando al piccolo schermo, il primo che ci è venuto in mente è stato Stranger Things, per l’atmosfera, per quelle camerette anguste e l’orsacchiotto che sa tanto di esperimenti e solitudine.
Il gioco è ancora di là da venire, si parla di fine 2022, ma le premesse sono davvero piacevoli. Noi lo abbiamo in wishlist. Voi magari dategli una possibilità.
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