Rosa e morbidosa! Questa settimana abbiamo deciso di provare un titolo che ci ha permesso di sperimentare un sistema di movimento insolito, nonchè un nuovo livello di frustrazione da principiante: Octarina.
Octarina è un titolo inserito nella categoria avventura, ma anche nella categoria passatempo. In effetti la dinamica principale di gioco prevede di risolvere i quadri che a mano a mano ci vengono proposti nei panni di una morbidosissima piccola piovra rosa con gli occhioni. Superato lo sbarellamento iniziale dovuto allo strano modo in cui Octarina rotola, abbiamo scoperto un gioco piacevole, snervante quel tanto che basta e che ci ha anche permesso di provare a cambiare il punto di vista riguardo chi mangia e chi è mangiato.
Il gioco infatti ruota tutto intorno alla volontà di fuggire della piccola piovra rosa dall’industria che produce sushi e nel cui acquario ci troviamo a inizio gioco. Octarina è prodotto da un team di sviluppatori: Katrin Mair, Martin Wolf, Nadine Bartosch, Slavko Ivanovic, Dhana Panzer, Christopher Pöschl. La distribuzione è stata affidata a Media Cube Games e Salty Octopus Crew.
Prima di parlarvi di quello che ci è piaciuto del gioco vogliamo cominciare con qualcosa che invece avremmo voluto vedere differente: i movimenti di Octarina. Da una piovra, per quanto kawaii voglia essere, ci si aspetta un modello di movimento a fisarmonica modello bruco mentre il team di sviluppo del gioco ha deciso per una meccanica rotolante che all’inizio c’ho lasciato un po’ perplessi.
Fattoci il callo però i movimenti rotolanti di Octarina le servono per agganciarsi agli oggetti che sono sparsi per i quadri in una maniera abbastanza naturale. Il gioco infatti prevede di risolvere dei puzzle per poter passare al quadro successivo. All’inizio, per esempio, il nostro unico scopo è stato cambiare il verso di un nastro trasportatore. Dopo aver capito che andarci addosso non serviva a nulla, ci siamo ricordati del simpatico tutorial travestito da anticamera che ci ha accolto e ci ha permesso di giocare a pallone contro un muro. Abbiamo a questo punto deciso di guardarci intorno e cominciare a cercare qualcosa da tirare contro l’interruttore. Alla fine noi abbiamo utilizzato una lattina lasciata fuori da un secchio ma sicuramente chiunque altro proverà a giocare con Octarina troverà un oggetto diverso da provare.
Speravamo di poterci per esempio arrampicare sui muri sfruttando le capacità adesive delle braccia di Octarina ma abbiamo scoperto che invece occorre guardare ai livelli come se ci trovassimo in una sorta di platform in tre dimensioni: dare quindi la caccia a scale travestite da mucchi di scatoloni, da piante, da cassetti lasciati aperti. Octarina è sicuramente un esercizio dell’intelligenza, con ancora qualche cosa da sistemare a livello visivo e di controllo ma godibilissimo.
E in realtà è in procinto di arrivare nella sua versione completa: il gioco infatti è previsto per il rilascio il 25 giugno prossimo. Se volete farvi un’idea per poi magari acquistarlo dovete sbrigarvi.
Livello di hype: squishy love!
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