Puzzle in chiave di soul. Per la demo di questa settimana ci siamo lasciati avvolgere dalle atmosfere indie di The Forest Quartet, sviluppato dal team danese Mads & Friends e distribuito da Bedtime Digital Games.
Si tratta di un titolo in cui le emozioni e la musica sono l’ossatura portante di tutta l’esperienza, un gioco che si muove lento come lenti sono i cambiamenti in una foresta e i cambiamenti nell’animo umano.
L’unico ostacolo che, giocando con la tastiera e non con un controller, abbiamo dovuto superare è stato ritrovare i tasti che ci venivano suggeriti a schermo. Ma è stata una questione di poco conto, e una volta capito come muoversi abbiamo esplorato piano la foresta in cui il gioco è ambientato. Ci siamo davvero goduti la passeggiata nell’animo umano che Mads & Friends hanno creato per noi, qualcosa tra il gioco e la terapia.
The Forest Quartet: musica ed energia
The Forest Quartet è un puzzle game con una estetica che lo avvicina più all’esperienza onirica che a quella videoludica. La colonna sonora viene prodotta per la maggior parte dai movimenti della protagonista, uno spirito che si aggira nella foresta in cui i suoi compagni sono ancora rintanati. Ma la musica ha quel certo non so che di naturale e somiglia infatti più al vento fra le foglie, alle gocce di pioggia che battono sul legno, a una pietra che lentamente rotola lungo un pendio più che ha uno strumento musicale vero e proprio che venga sollecitato.
Sarebbe però un errore pensare che si tratti di uno di quei giochi zen in cui non succede nulla e si fissa lo schermo senza un vero perchè. La storia, di cui nella demo abbiamo avuto solo un assaggio, è la storia profonda di chi affronta il lutto e cerca di andare avanti. Nei dialoghi escono fuori parole come depressione, qualcosa che sicuramente nei videogiochi si trova raramente. La dinamica di The forest Quartet è quella, come vi dicevamo, del puzzle game, che ci sembra molto azzeccata visto che si tratta di rimettere insieme ricordi, anime, esperienze.
La protagonista, Nina, aleggia nella foresta cercando di far ripartire degli strani macchinari che sembrano usciti da un quadro di Dalì, e che invece scopriamo poi essere una sorta di registratori che avviano dei ricordi riguardo la vita del quartetto jazz di cui ha fatto parte fino alla sua inaspettata e tragica dipartita. C’è una casa nella foresta, verso cui siamo attratti ma dentro cui non possiamo entrare. Possiamo solo spiare Kirk, il primo membro del quartetto che cerchiamo di aiutare. Solo e sprofondato su una sedia.
Dal punto di vista estetico, The Forest Quartet è ricco di particolari e la gestione dell’illuminazione ci è sembrata particolarmente bella ed evocativa. La luce è quella di una foresta avvolta in una notte di luna, in cui il fantasma Nina si aggira portando con sé quel bagliore di speranza in più che potrebbe aiutare gli altri membri della band, devastati dalla sua morte, a convincersi a suonare un’ultima volta tutti insieme.
Tutto in questo gioco è pensato per evocare molto di più di quello che si vede e di quello che si sente. Il lavoro di Mads & Friends è assolutamente lodevole . E non vediamo l’ora che il titolo abbia una data d’uscita ufficiale per la sua versione completa.
Livello di hype: Suonala ancora, Sam.
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