Destiny
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Destiny

Se è vero che il 2014 potrebbe essere l’anno di Titanfall e di un’evoluzione del concetto di FPS competitivo, allo stesso tempo non si può ignorare l’enorme valenza del lavoro che Bungie sta silenziosamente svolgendo presso i propri studios. Se Respawn Entertainment punta a mescolare sezioni a piedi e scontri epici a bordo di mech per creare uno shooter agonistico di spessore, Destiny si pone invece come una sorta di ibrido fra i giochi di ruolo massivi e gli sparatutto cooperativi classici, andando a creare quello che gli stessi sviluppatori definiscono come un “FPS a mondo condiviso”.
Non lo chiamerete MMO, quindi, e sarà imperativo avere ben chiare queste premesse per immergersi, il prossimo 9 settembre, in un sistema solare tutto da esplorare, sconvolto da avvenimenti inspiegabili alla base di una “rollercoaster ride” su scala interplanetaria.

Destiny offrirà una storia con un inizio e una fine proprio come ogni altro esponente del genere, mentre il mondo persistente si modificherà nel tempo in base alle azioni dei giocatori.

Ambientato ben settecento anni nel futuro, il titolo vi chiederà di ergervi a leggenda come “Guardiano della Città”, l’ultimo barlume di speranza per un’umanità sull’orlo dell’estinzione. Tutto ha inizio quando un misterioso corpo celeste, denominato “Il Viaggiatore”, si avvicina alla Terra mantenendosi in stasi nella sua atmosfera. Senza reazioni di alcun genere, l’oggetto permetterà all’umanità di prosperare grazie alle tecnologie in esso contenute, avviando una “Golden Age” che porterà alla colonizzazione del sistema solare. Successivamente, l’apparizione di una forza contraria al Viaggiatore porterà l’umanità a un evento denominato “Il Collasso”, con le colonie devastate e un Pianeta Terra abbandonato nella sua quasi totalità. A questo punto, forze aliene sconosciute approfitteranno per occupare i vecchi territori della “Golden Age”, puntando poi a conquistare definitivamente il sistema solare.  “La città” è tutto ciò che si frapporrà tra gli esseri umani e questa minaccia, mentre fra le location visitabili oggi conosciute oltre ad alcuni territori della Terra vi segnaliamo la Luna, Marte, Giove, Europa (uno dei satelliti naturali di Giove), Venere, Mercurio e un’astronave chiamata Cassini.

Se è vero che l’esperienza del gioco sarà principalmente votata agli amanti della cooperazione, Bungie garantisce che nel corso dell’avventura si potrà dar sfogo a stili di gioco più competitivi

Qualunque sia il vostro stile di gioco, Destiny offrirà una storia con un inizio e una fine proprio come ogni altro esponente del genere, mentre il mondo persistente si modificherà nel tempo in base alle azioni dei giocatori. Tutto partirà da un hub chiamato “The Tower”, un’area social navigabile in terza persona in cui potrete acquistare equipaggiamento, chattare con gli altri giocatori, accedere agli scontri multiplayer, personalizzare veicoli e armi e formare gruppi. Di qui, l’unica casa di cui sarete dotati sarà una navicella (anch’essa personalizzabile), in cui depositare oggetti e controllare alcuni aspetti del gameplay mentre verrete trasportati da un punto all’altro. Ogni pianeta avrà la propria storyline incastonata nello script generale, con nemici differenti dotati di un proprio background. A tal proposito, citiamo i Fallen, i Cabal, i Vex e gli Hive, ognuno con un modus operandi diverso e diverse caratteristiche fisiche incentrate su agilità, forza o astuzia. La navigazione degli ambienti intervallerà aree free-roaming open-world a dungeon lineari in cui dovrete perseguire particolari obiettivi.

Gli sviluppatori hanno già precisato che incontrare altri giocatori sarà una costante, a prescindere dalla personale apertura alla cooperazione, e il codice studiato ad-hoc permetterà un matchmaking attivo che farà “apparire” gli altri utenti nelle nostre vicinanze, assegnando molto del carico delle simulazioni alla console al fine di alleggerire i server. In maniera del tutto casuale vi saranno anche eventi pubblici, a cui voi e la vostra squadra potrete partecipare semplicemente aprendo il fuoco sui nemici, e ciò potrà accadere in ogni area social dell’universo di gioco, persino nella “Tower”.

La navigazione degli ambienti intervallerà aree free-roaming open-world a dungeon lineari in cui perseguire particolari obiettivi.

La scelta del personaggio comprenderà tre specie, Umani, Exo e Awoken, accompagnate da tre classi, Cacciatore, Titano e Stregone. Queste saranno tutte ispirate a opere moderne come Halo, Star Wars o corpi militari realmente esistenti. Bungie ha tutta l’intenzione di fornire la massima libertà possibile, ma il vostro ruolo in battaglia sarà influenzato dai tratti scelti, e ogni classe corrisponderà alla base alle classiche di un GdR: Scout, Tank e Mago. Anche se il gameplay, alla base, resterà lo stesso degli FPS odierni (condividendo persino parte dei controlli di Halo), Destiny baserà la progressione del personaggio su un sistema di livelli che interesserà non solo voi, ma anche il vostro equipaggiamento. Combattendo, infatti, accumulerete punti da distribuire a delle abilità legate ad armi e armatura, oltre ai poteri infusi nel vostro guardiano dal “Viaggiatore”. Il loot sarà diviso in base alla rarità, con armi leggendarie il cui effetto sui nemici sarà a dir poco devastante. Sarete dotati di tre slot inventario dedicati ai ferri del mestiere e potrete utilizzare un’arma d’assalto, una di supporto e una speciale.

Il codice studiato ad-hoc permetterà un matchmaking attivo che farà “apparire” gli altri utenti nelle nostre vicinanze.

Se è vero che l’esperienza del gioco sarà principalmente votata agli amanti della cooperazione, Bungie garantisce che nel corso dell’avventura si potrà dar sfogo a stili di gioco più competitivi e infatti potrete raggiungere il level cap anche sfidando gli altri in multiplayer dall’hub principale, mentre la storia sarà comunque fruibile completamente in solitaria. A tal proposito, però, segnaliamo che il team di sviluppo ha previsto contenuti “end-game” dedicati ai soli party, con eventi di portata così ambiziosa da richiedere un gruppo di persone molto affiatato per poter essere affrontati. Recentemente Bungie ha anche svelato che, per navigare l’open world di Destiny, su ogni pianeta si potrà utilizzare un veicolo personalizzabile chiamato “Shrike”, lasciando presupporre che gli ambienti siano di dimensioni più che generose.

Con una beta pianificata per l’estate, Destiny si propone come una sorta di nuova interpretazione di FPS, GdR e MMO, in un mercato sempre più attratto dall’open-world e dal mix di esperienze multiplayer e singleplayer. Il primo titolo multipiattaforma di Bungie vuole farci comprendere le potenzialità di una nextgen sempre connessa, ridefinendo gli aspetti sociali del genere shooter. Sarà dura attendere fino al prossimo settembre!

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