Destruction AllStars è uscito e, come ci aspettavamo, ha fatto il botto. Il nuovissimo videogioco sviluppato da Lucid Games appare molto interessante e ispirato. Parliamo di uno studio che continua a confermarsi, dato anche le recenti collaborazione che lo hanno tenuto impegnato. Infatti i ragazzi di Liverpool hanno messo le mani su titoli come Need For Speed Payback con Ghost Games, e su Apex Legends e Star Wars con EA e Respawn. Si ritorna ora però a scaldare i motori, con un nuovissimo Combat Racer che mancava sul mercato.
Disponibile per tutto febbraio e per il successivo marzo con l’abbonamento Playstation Plus, il coloratissimo gioco appare come un mix incredibilmente equilibrato e molto divertente di vari giochi famosi. Come vi avevamo detto nella nostra previsione sul titolo, elencandovi i probabili motivi del suo successo, il Destruction AllStars è un ibrido molto particolare. La fluidità e la rapidità di Rocket League, ma senza la necessità di dover avere gli occhi fissi sulla palla e di dover creare una tattica per segnare. Un po’ Fortnite nella sua voglia di raggiungere tutti e nella grafica cartoonesca, ma certamente più dettagliata e ricercata. Un pizzico di Apex Legends nella modellazione dei personaggi. Una manciata di Overwatch nel creare per loro una storia personale. E poi tanto MOBA nelle abilità speciali uniche che si ricaricano col tempo.
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Sottolineiamo l’impegno nel dare ai personaggi motivazioni all’interno del videogioco. Tutto è curato, dai loro gesti ai loro modi di dire e di reagire alle cose, soprattutto al telecronista della gara. Creando unicità per ogni personaggio. Non sarà abbastanza per farci ridere nelle vittorie e piangere nelle loro sconfitte, ma sicuramente il grado di coinvolgimento è superiore rispetto alla maggior parte dei free-to-play attualmente sul mercato.
Il roster è certamente il punto di forza di Destruction AllStars, con 16 diverse stelle molto differenti tra di loro. Accomunate però da uno stile sopra le righe e dalla voglia di vincere. E chissà se in futuro ne saranno aggiunte altre, con una caratterizzazione ancora più profonda e interessante. Magari non a pagamento, ma questa è più una speranza che una previsione.
Le automobili sono estremamente divertenti da guidare e la sensazione al volante è molto piacevole. Il Dualsense è stato ottimamente implementato, con i grilletti aptici che rendono accelerare e frenare molto più divertente. Piacevoli anche le vibrazioni, con il pad che vi farà “sentire” di star guidando un veicolo pesantemente danneggiato.
Le diverse modalità presenti vi vedranno combattere in solitaria, tutti contro tutti, oppure con due squadre, permettendo quindi di giocare da soli e di divertirsi anche con gli amici. La modalità più Battle Royale disponibile è certamente Fuori Tutto, con un’arena che si restringe col passare del tempo e un solo vincitore possibile. La più divertente ci è parsa però Carnado, dove si collezioneranno degli ingranaggi distruggendo gli avversari, ma per depositarli nel totale della squadra sarà necessario rottamare il proprio veicolo in un tornado al centro della mappa. Per poi ricominciare a piedi.
Molto piacevoli le collisioni tra i veicoli, che si danneggiano nel punto in cui vengono colpiti o colpiscono, aumentando l’immersività e facendo variare il gameplay. Nonché regalando grandi soddisfazioni quando si accartoccia la fiancata di un avversario.
Gameplay reso ancora più profondo dal fatto che ogni personaggio ha un proprio veicolo speciale, che può essere chiamato nell’arena al riempimento di una barra. Ogni mezzo ha un design unico e un’abilità definita breaker: dalla velocità sonica ai danni aumentati, passando per corazza spessa e capacità magnetiche. C’è poi il breaker del personaggio mentre è a piedi, che se attivata fornisce bonus al movimento e dei vantaggi che possono fare la differenza se i nemici ci sfrecciano vicino.
Destruction AllStars non è certamente un gioco perfetto, e senza dubbio, a lungo andare, potrebbe risultare leggermente ripetitivo. Ma parliamo di un free-to-play fatto per divertire e per crescere man mano, col tempo. E soprattutto con la diffusione delle Playstation 5, che continuano ad essere una merce troppo rara a quasi tre mesi dal lancio, lo scorso 19 novembre.
Diamo a Destruction AllStars un 7.5. Il gioco è divertente, sopra le righe, responsivo e non crea ostacoli con meccaniche pay-to-win. I 60 FPS sono una goduria mentre ci si fionda sul nemico con un fuoristrada grande il doppio. Ottima l’idea di caratterizzare i personaggi, nella speranza che possano arricchirsi col tempo. Vorremmo poi più arene e modalità di gioco, e siamo certi che il tempo ci darà tutto.
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CONTRO
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