Il direttore narrativo esecutivo di Deus Ex: Mankind Divided ha spiegato il perché dietro la scelta di ambientare il gioco due anni dopo Human Revolution.
“Le possibilità a disposizione erano molte”, specifica subito Mary DeMarle di Eidos, “Volevamo che avvenisse al momento giusto. Volevamo che il gioco andasse velocemente avanti per mostrare cosa nel frattempo era accaduto al mondo“.
La scelta optata dal team di sviluppo è quindi ricaduta sui due anni, una data ritenuta adatta poiché non troppo lontana ma neanche troppo vicina.
DeMarle ha poi continuato spiegando che la scelta è stata fatta tenendo conto della timeline della saga: “Abbiamo scelto di non andare troppo avanti nel tempo perché c’erano cose che volevamo inserire nella linea temporale“, cose che magari potrebbero rivelarsi dei DLC o semplicemente degli eventi narrati nella storia del nuovo capitolo.
Il succo però è che il nuovo Deus Ex: Mankind Divided si è rivelato un titolo molto complesso da sviluppare per il team, che ha dovuto tenere conto di moltissimi variabili e optare per delle scelte ottimali.
Potremo scoprire il destino del mondo insieme ad Adam Jensen dal 23 febbraio 2016 su PC, Xbox One e PlayStation 4.
Fonte: gameranx.com
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