Passata la parte più brutta della pandemia ricominciano gli incontri e gli eventi in cui gli sviluppatori possono incontrare fan e giocatori ma il team che si occupa di Rust ha dovuto annullare l’evento organizzato per la GDC che si sta avviando a San Francisco.
Mentre scrivevamo chiusi dentro casa costretti ad immaginare versioni alternative dei principali eventi nel mondo dei videogiochi non ci saremmo mai sognati di dover parlare di un team di sviluppo che si è trovato, ora che si può tornare a guardarsi in faccia, a dover fare dietrofront e annullare proprio uno di questi eventi da completare con la folla.
L’annuncio è arrivato dall’account Twitter ufficiale di Rust ed è qualcosa che spezza il cuore e lascia decisamente spiazzati. Perché ancora nel 2023 occorre che qualcuno ricordi che i developer sono esseri umani e come tali andrebbero rispettati?
Partecipare alla GDC può prendere moltissime forme. Per i team di sviluppo si tratta di eventi in cui è per esempio possibile fare rete e conoscere nuovi talenti o nuovi partner di distribuzione. Per i publisher, a loro volta, si tratta di un modo per tastare il polso di ciò che succede negli studi di sviluppo, anche di quelli che non si possiedono o con cui non si hanno accordi. E poi ci sono tutti i comuni mortali che i videogiochi li apprezzano, li giocano e li comprano. E tra questi comuni mortali vanno inseriti anche coloro i quali sognano un domani di avere un lavoro proprio in uno dei team di sviluppo che più apprezzano e ammirano.
Ed è per questo che vengono spesso organizzate sessioni di valutazione dei portfolio cui ci si prenota per poter avere un proprio spazio e poter fare così la conoscenza dei propri miti. E quindi perché, se si ha questa occasione, la si deve invece trasformare in un momento in cui quegli stessi miti vengono presi a male parole e minacciati pubblicamente di morte? Perché è questo quello che è successo. Facepunch ha infatti annunciato qualche giorno fa la volontà di partecipare alla GDC che sta per partire a San Francisco e giocatori a vario titolo autominatisi esperti di Rust hanno iniziato a prendere di mira i developer arrivando a vere e proprie minacce di morte. Con la conseguenza che il team non incontrerà nessuno.
Alcune delle reazioni al messaggio di Facepunch sono di una tenerezza disarmante come i ragazzi che si sono offerti di fare le guardie del corpo ai developer. Ma da un punto di vista più tecnico è decisamente interessante invece un altro messaggio pubblicato dall’account Fauzaan. L’utente Twitter si è presentato come amministratore di un server proprio per Rust in cui la tossicità non è ammessa e ha sottolineato come il messaggio dei developer sia il risultato probabile di quella tossicità che i giocatori si buttano addosso online che inizia adesso, dato che a quanto pare non viene tenuta a bada, a insinuarsi anche nelle relazioni interpersonali reali.
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