In silenzio, a quanto pare, dentro il team per Google Stadia c’è stato anche un personaggio che per tanti giocatori e tante giocatrici di tutte le console è da tenere alla larga.
Perché a quanto pare esistono una serie di coincidenze con il curriculum di Phil Harrison, ex director di Sony e anche ex director di Google Stadia, e alcuni momenti non proprio positivi della storia dei videogiochi. Quello che però ha lasciato tutti un po’ sorpresi è il fatto che l’abbandono di Google da parte di Phil Harrison sia arrivato in maniera del tutto anonima nello stesso periodo in cui Google ha deciso ufficialmente proprio di chiudere il futuristico servizio di streaming dei videogiochi nel cloud.
A rivelarlo ai colleghi di Business Insider due impiegati della società. Quello che è altrettanto da scoprire è dove ora Harrison sia diretto. E su questo aspetto in particolare la community dei social in generale ha una serie di suggerimenti. Suggerimenti che sono in linea anche con alcune battute che riguardano proprio le tempistiche con cui l’ex director Sony e Stadia entra e esce dalle società.
Il percorso lavorativo di Phil Harrison è iniziato con Sony. Harrison era nelle alte sfere della società nel periodo del lancio della Playstation 3, tra il 1992 e fino al 2008. Successivamente si è trovato sempre in qualità di director per Atari e nel 2010 ha ricoperto il ruolo nello Advisory Board di Gaikai, un servizio di cloud streaming che poi è stato acquisito da Sony. Tra il 2012 e 2015 Harrison è stato anche dentro Microsoft nel periodo in cui c’è stato il lancio della Xbox One ed e poi arrivato dentro Google nel 2018 in qualità di vicepresidente e general manager per Stadia.
Questo suo carnet ricco di grandi nomi sembra però coincidere, ed è su questo che si concentrano la maggior parte dei commenti su tutti i social, Twitter in testa, con grandi fallimenti. Perché sappiamo tutti che fine ha fatto Playstation 3 e sappiamo tutti quanto è stata complicata per Microsoft la gestione del periodo Xbox One. Per questo motivo tanti lo definiscono ora addirittura “il tristo mietitore dei videogiochi“. E il fatto che sia uscito da Google da una porta sul retro senza annunciarlo e senza che la società stessa lo annunciasse di certo non depone a suo favore né aiuta a crearne un’immagine positiva.
Per comprendere un po’ meglio chi sia Phil Harrison abbiamo resuscitato alcune sue dichiarazioni fatte nel 2008. In una intervista con i colleghi di Eurogamer l’allora presidente di Infogrames che era diventato famoso nel mondo per il raccapricciantemente bello Alone In The Dark, dichiarava che per come la vedeva lui i giochi single player avevano le ore contate. In parte il suo vaticinio si è avverato: vediamo ora il moltiplicarsi degli MMO e delle esperienze multiplayer sempre connesse ma non si può negare che alcuni dei giochi migliori degli ultimi tempi continuino ad essere nel loro cuore single player.
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