Campane a morto per la serie di Judgment? A quanto pare dopo Lost Judgment, Sega non potrà più utilizzare le fattezze del notissimo attore giapponese Takuya Kimura. Perchè alla sua agenzia non piacciono i computer.
Quando riesci ad avere un talento che ti presta la sua faccia e le sue movenze in un videogioco (qualcuno ha detto Keanu Reeves?) pensi di aver vinto a mani basse. Ma con un grande attore di solito, anzi sempre, vengon ograndi problemi: problemi di sfruttamento dei diritti di immagine.
E se il grande attore è rappresentato da una agenzia giapponese che ha un’idea molto ristretta, per certi versi, di cosa è un computer la situazione si complica. Al momento Sega non ha rilasciato dichiarazioni ma cerchiamo di ripercorrere la vicenda a partire dalla fonte giapponese: il sito Nikkan Taishu.
Lost Judgment: sayonara?
La notizia è arrivata dalla testata giornalistica online giapponese Nikkan Taishu in cui è stato intervistato qualcuno, non è specificato chi sia, che conosce la vicenda e che l’ha raccontata. Tutta la diatriba sarebbe nata dal fatto che, viste le performance di canali di vendita come Steam e il rinnovato amore dei giocatori per il PC, Sega avrebbe intenzione di pubblicare Lost Judgment anche su queste piattaforme.
Ma per Johnny and Associates, l’agenzia di talenti che rappresenta Takuya Kimura, questo passaggio ai PC non sarebbe possibile. La serie di Judgment è nata su PlyStation 4 e tutto è filato lisco, al punto di avere anche un secondo capitolo.
Leggi anche –> FIFA 22 disponibile al preorder, ma attenzione quando lo comprate!
Leggi anche –> Marvel’s Avengers, ottime notizie per tutti gli appassionati
Ma ora che Sega vorrebbe ampliare il mercato ai PC, ci sarebbe un problema di immagine e di controllo. Il personaggio cui Kimura ha prestato il volto è infatti talmente tanto uguale a lui che la sua agenzia teme un uso incontrollato (leggi gratuito?) dell’immagine dell’attore perchè i PC si collegano a internet e non sono un ambiente chiuso come le console. Qualcuno potrebbe obioettare che con un pulsante si possono fare screenshot e video ma è inopinabile che la libertà che si ha di “smanettare” su un PC non è la stessa che si ha con una console.
Per questo motivo Sega avrebbe intenzione di concludere la serie con il secondo capitolo se non può mungere anche il mercato dei personal computer. Lo sfruttamento di immagine è questione delicata e, da un certo punto di vista, anche comprensibile. In più, Johnny and Associates non è neanche l’unica agenzia o società che non vede di buon occhio i PC. Sembra assurdo ma i giapponesi hanno, nei fatti, una cultura limitata per quello che riguarda il PC gaming e sono quindi sospettosi di queste scatole dei rumori.
Sega avrebbe forse dovuto guardarsi un paio di J-Drama con attori rappresentati dall’agenzia per sapere che non accettano foto dei propri attori neanche sui siti ufficiali che spiegano le relazioni tra i personaggi.