Uno dei creatori di Disco Elysium ha parlato del futuro dell’IP dopo che ZA/UM ha deciso di allontanare lui e i fondatori dell’intero progetto.
Quella di Disco Elysium è senza dubbio una delle storie più uniche e particolare del recente mondo videoludico. Parliamo di un gruppo di attivisti, intellettuali e giovani ragazzi dell’Europa dell’Est che si sono uniti che hanno deciso di confezionare un gioco praticamente indimenticabile. Critica sociale, riferimenti letterari, salti nell’iperuranio e nelle parti più disgustose dell’umanità. Nel RPG tutto parlato che ha fatto incetta di premi, anche ai The Game Awards, in tanti hanno visto finalmente un nuovo seme di speranza per il futuro della sperimentazione videoludica. E anche artistica.
Purtroppo però, pare che già tutto sia finito. Colpevole di un successo enorme e totale, Disco Elysium pare essersi trasformato in uno dei tanti oggetti del capitale che critica, causando una frattura interna insanabile per quanto concerne ZA/UM. E così alcuni dei padri del gioco originale sono stati allontanati, per cause non ben definite, e di fatto ora non posseggono neanche l’opera che hanno creato. E così lo scrittore Robert Kurvitz, la scrittrice Helen Hindpere, il direttore Aleksander Rostov e lo sviluppatore Martin Luiga sono stati “forzatamente allontanati da ZA/UM”.
Probabilemente non vedremo mai Disco Elysium 2
Martin Luiga ha parlato ai microfoni di GamePressure, spiegando come non sia ancora sicuro di quante persone siano state licenziate da ZA/UM in modo improvviso. Quello che è certo è che la situazione è davvero drammatica, ma per Luiga non è affatto paradossale. “Perché mai dovremmo riuscire a fare una critica di successo del capitalismo, in un mondo di sofferenza e non soffrire per questo?“. A questo proposito, quindi, le parole di Joyce su come sia impossibile criticare il capitalismo perché chi lo critica entra a far parte del sistema appaiono assolutamente profetiche.
Parlando del futuro, Luiga non ha belle notizie per i videogiocatori. “Penso che lo studio ZA/UM, nella sua forma attuale, non svilupperà il sequel”, ha affermato con amarezza. E parlando del futuro dei tanti esuli ha dichiarato che “in questo momento c’è una fase di riflessione sulle idee e sulla gestione dei problemi”. Vi ricordiamo che in GTA VI la polizia sarà molto diversa dal passato, e che Sony sta parlando di un nuovo progetto per Bloodborne.