Su Bethesda.net, l’editore ha appena pubblicato un’interessante approfondimento su Arkane Studio, lo studio di sviluppo di Bethesda attualmente al lavoro su Dishonored 2 e Prey.
Un gioco è ambientato in un mondo fantastico pseudo-vittoriano, l’altro si svolge in una stazione spaziale in un futuro prossimo ispirato alla realtà. Dishonored 2 e Prey sono chiaramente due giochi molto diversi, ma hanno una cosa in comune: sono entrambi sviluppati da Arkane Studios.
In realtà, condividono più di una cosa. Da quando Arkane è stata fondata nel 1999 a Lione, in Francia, si è specializzata nella creazione di un certo tipo di giochi che… beh… è unico di questo studio. Questi giochi sfuggono a una semplice categorizzazione. Non sono sparatutto, ma potete sparare ai nemici. Non sono puri giochi d’azione, ma potete sicuramente immergervi in combattimenti violenti e brutali. Non sono giochi di ruolo, ma potete compiere delle scelte che avranno vere conseguenze. E non sono giochi puramente stealth, ma spesso potete completare le missioni senza farvi individuare.
“Qui ad Arkane applichiamo sempre gli stessi valori ai giochi che creiamo”, spiega il presidente studio e co-direttore creativo Rafael Colantonio, “Dishonored e Prey condividono molti di questi valori.”
Per Colantonio, che ha guidato la creazione del Dishonored originale insieme al co-direttore creativo Harvey Smith, questo significa un gioco “in cui la simulazione è molto importante, come lo sono le scelte compiute dal giocatore”. Come aggiunge Smith, “L’obiettivo di Arkane è la creazione di giochi molto coinvolgenti che comprendono combattimenti e furtività in soggettiva. Lasciamo che i giocatori combinino poteri e mosse in modi che non osiamo neanche immaginare. Vogliamo dare possibilità di scelta ai giocatori. Potrete affrontare i nostri giochi in modi molto creativi.”
Dopo la pubblicazione del Dishonored originale nel 2012, Colantonio si è concentrato sulla gestione di Prey nel nuovo studio di Arkane, situato ad Austin, in Texas. Contemporaneamente, Smith, veterano dell’industria videoludica unitosi ad Arkane nel 2008 per collaborare con Colantonio a Dishonored, si è trasferito a Lione per gestire Dishonored 2. Sebbene ora vivano in paesi diversi, i due continuano a collaborare quotidianamente, testando uno il gioco dell’altro, condividendo esperienze e altro ancora. “Io e Harvey comunichiamo costantemente”, spiega sorridendo Colantonio, “Parlando tramite Skype o inviando dei messaggi.”
Un senso di appartenenza
Per Smith, Arkane è più di un semplice studio. “Da quando, 17 anni fa, Arkane era composta soltanto da Rafael Colantonio e altri quattro sviluppatori in un ufficio francese, con alcuni computer in rete per condividere i file, sono cambiate molte cose. La lunga e ricca storia di Arkane è culminata con la recente serie di Dishonored”, spiega Smith. “Sono in questo studio da otto anni, e trovo la cosa incredibile. Non ho mai passato così tanto tempo in altri studi. È fantastico, mi sento a casa.”
Quando si tratta dei giochi di Arkane, questa sensazione di “sentirsi a casa” non è casuale. “Cerchiamo sempre di creare un’ambientazione profonda, con diversi strati di storia”, spiega Smith. “Studiamo l’architettura del luogo, le ondate di coloni giunti a popolarlo e come la distribuzione del cibo sia cambiata nel tempo. Il nostro è uno studio che tiene davvero alla creazione dei propri mondi.”
Sebbene tutto questo abbia senso per un’ambientazione ricca e fantastica come l’impero delle isole di Dishonored, come si traduce una simile filosofia creativa in un gioco fantascientifico come Prey? Ambientato a bordo della stazione spaziale Talos I, Prey offre uno squarcio di futuro prossimo basato sulla realtà. “Tuttavia, non è esattamente il mondo che conosciamo”, avverte Colantonio, “È un’altra versione del 2032. Nel nostro mondo, Kennedy è sopravvissuto al suo attentato. Non ne parliamo apertamente… La cosa viene solo accennata. Ciò ci ha permesso di applicare tutti i filtri che volevamo a questo nuovo universo, costruendo un mondo di gioco visto attraverso tali filtri.”
Per questo motivo, gli osservatori più attenti tra voi scorgeranno un misto di ere e stili, che si riflette nel design di Talos I: a bordo, tutto è basato su un’attenta evoluzione storica alternativa, studiata nei minimi dettagli. La stazione spaziale include persino alcuni elementi molto sontuosi, perché, come spiega Colantonio “l’hanno costruita così per attirare i migliori scienziati del mondo. C’è persino un parco artificiale, con alberi creati in laboratorio.”
Scoperta interiore
All’interno dei mondi di Arkane, uno dei punti focali degli sviluppatori è permettere ai giocatori di costruire una propria identità. Per questo Dishonored 2 consente di scegliere tra due personaggi giocabili, l’Imperatrice Emily Kaldwin o il Protettore Reale Corvo Attano, ognuno dotato di poteri unici e punti di vista diversi sul mondo che li circonda. In Prey, i giocatori potranno scegliere tra un Morgan Yu maschio o femmina… e questo è solo l’inizio. Uno dei temi maggiori di Prey è quello dell’identità: oltre a uccidere gli alieni, i giocatori affronteranno un viaggio di scoperta interiore. Ciò si rifletterà nelle meccaniche di gioco.
“Seguiremo tutte le scelte dei giocatori, in modo che abbiano delle proprie conseguenze”, anticipa Colantonio. “Forniremo ai giocatori diversi strumenti. È tutto simulato. I giocatori potranno esplorare questi strumenti nell’ambiente di gioco e contro IA diverse, anch’esse simulate, sviluppate per non seguire percorsi predefiniti, ma per muoversi organicamente con un senso logico. Gli alieni avranno un proprio ecosistema. Combinati tra loro, tutti questi elementi forniranno un’esperienza unica per ogni giocatore.”
Naturalmente, Prey e Dishonored 2 sono anche giochi molto diversi tra loro. Dishonored è basato su missioni, con livelli dettagliati e particolari da esplorare e completare in moltissimi modi. Prey, invece, è strutturato su un grosso spazio contiguo, con zone ri-visitabili a piacere. Dishonored pone l’accento sulla furtività (sebbene si possa scegliere di giocare in modo caotico); in Prey, invece, sebbene la furtività esista, essa non è la colonna portante del gioco. Entrambi i titoli offrono un’ampia gamma di opzioni di personalizzazione, ma Prey pone una maggiore enfasi su elementi propri dei giochi di ruolo.
Ciò nonostante, entrambi i titoli condividono alcune similitudini che li rendono titoli in classico stile Arkane. “Se vi piacciono i giochi di Arkane… quel misto di narrazione e simulazione, di scelte e di ampia esplorazione… allora Prey farà al caso vostro”, promette Colantonio.
Per Smith, Dishonored 2 rappresenta otto anni di lavoro in Arkane sulla serie di Dishonored.
“Ho una grande passione per questo gioco”, rivela, “Tutto il team di sviluppo ce l’ha. In ogni suo aspetto… Dai segni d’acqua sui muri, alla storia dei luoghi esplorati, ai personaggi particolari. Vogliamo che i nostri fan sappiano che la loro passione e il loro entusiasmo ci hanno davvero ispirato. Per quelli che non hanno mai provato il primo titolo della serie, riteniamo che sarà un grande capitolo del mondo di Dishonored, e nei giochi di Arkane in generale.”