Dunwall è, insieme a Rapture e Columbia di Bioshock, uno dei luoghi più affascinanti esplorati da questa generazione di videogiochi. L’uscita di Dishonored: Game of the Year Edition ci permette quindi di tornare a visitare questa decadente città steampunk (o, per meglio dire, oilpunk), dove complotti e ingiustizie verso il popolo sono all’ordine del giorno. Il pacchetto contiene al suo interno il gioco principale, accompagnato dalle due espansioni Il pugnale di Dunwall e Le streghe di Brigmore.
Per chi non avesse dimestichezza con la storia realizzata da Arkane Studios, ecco un breve riepilogo. Protagonista della storia è Corvo Attano, guardia del corpo dell’Imperatrice, la cui vita viene sconvolta il giorno in cui viene accusato dell’assassinio di quest’ultima. Corvo viene quindi ingiustamente imprigionato, in una classica storia di vendetta e rinascita che ricorda i romanzi di Alexandre Dumas. Ma, una volta evaso, tornerà a Dunwall per unirsi ai ribelli e sventare un complotto per impossessarsi della città.
Corvo ha a disposizione una serie di poteri sovrannaturali, che vanno dal controllo delle creature circostanti al teletrasportarsi da un punto all’altro della mappa senza essere visto.
Il protagonista porta avanti la sua vendetta celando il volto con una maschera, che oltre a nasconderne la reale identità gli conferisce anche straordinari poteri.
Anche in questo caso, il parallelismo con Bioshock è piuttosto evidente, ma l’avventura si evolve in maniera molto diversa, ben più libera sotto il punto di vista delle decisioni che il giocatore è in grado di prendere. Ogni missione, infatti, è ambientata all’interno di un livello che si sviluppa attraverso più strati diversi, come un vero e proprio parco giochi per psico-assassini in erba. Il level design, infatti, è costruito in maniera tale che potrete percorrere più strade alternative per giungere allo stesso obiettivo. A seconda del sentiero intrapreso, incontrerete minacce diverse, e anche in questo caso starà a voi decidere l’approccio migliore per eliminarle.
Il protagonista porta avanti la sua vendetta celando il volto con una maschera.
Corvo ha a disposizione una serie di poteri sovrannaturali, che vanno dal controllo delle creature circostanti al teletrasportarsi da un punto all’altro della mappa senza essere visto.
A seconda delle abilità usate più di frequente, nonché quelle che sceglierete di potenziare tramite un apposito skill tree, il corso dell’avventura cambierà sensibilmente. Potrete infatti decidere se essere un feroce assassino che uccide tutto ciò che gli si para di fronte, oppure un silenzioso maestro dell’infiltrazione, superando interi livelli senza fare male nemmeno a una mosca.
L’originalità dell’ambientazione e la varietà di metodi nelle mani del giocatore (che si paga però sotto forma di bug grafici e occasionali freeze) sono sicuramente i punti di forza del mondo creato da Bethesda, il cui spirito rivive anche nei due DLC inclusi nell’edizione GOTY. Gli episodi aggiuntivi, però, hanno per protagonista un altro personaggio, Daud, arcinemico di Corvo che lo ha impersonato per uccidere l’Imperatrice. Daud, tuttavia, prova un forte rimorso per l’azione che ha compiuto e gran parte dell’avventura, narrativamente parlando, sarà incentrata su questo conflitto interno e sul suo rapporto con Corvo. Se Corvo risparmierà o meno colui che gli ha rovinato la vita è la tensione principale di tutta la storia. A livello di narrazione, i DLC sono un modo per aver un punto di vista del tutto diverso sulla storia, ma a livello di meccaniche abbiamo una sostanziale riproposizione di quelle viste in Dishonored.
Da una parte, ci sarebbe piaciuto avere un maggiore focus sullo stealth (Daud è un assassino in via di redenzione, perché mai dovrebbe lasciarsi dietro centinaia di cadaveri?), ma l’esperienza è nel complesso appagante e creativa, e permette di visitare un ampio numero di nuove ambientazioni, ciascuna ricca di sorprese e dettagli.
A livello di narrazione, i DLC sono un modo per aver un punto di vista del tutto diverso sulla storia.
La magione delle streghe vi toglierà il sonno per diverse notti di fila, garantito.
L’edizione GOTY contiene anche una serie di sfide, le Dunwall City Trial, che permetteranno di mettere alla prova le abilità del vostro personaggio, spingendovi a considerare perfino quelle che non avete mai sfruttato per tutto il corso dell’avventura.
Il merito più grande di Dishonored rimane comunque quello di aver creato un mondo dalla bellezza corrotta e ipnotizzante. L’Edizione GOTY è dunque un’ottima occasione, per chi non l’avesse già fatto, di provare a esplorarlo. Un consiglio: alterando i DLC di Daud con la storia di Corvo, la storia di entrambi acquisirà molta più potenza e profondità: provare per credere.