DmC Devil May Cry: Definitive Edition – la recensione

Non capita tutti i giorni di poter vestire i panni di Dante, famoso personaggio creato da Capcom per il franchise Devil May Cry, anche se questa volta quello che abbiamo conosciuto è un Dante un po’ diverso dal solito.
DMC Devil May Cry è infatti un reboot della saga realizzato dal team di sviluppo Ninja Theory, inizialmente disponibile per PC e console old gen. Con la sua “Definitive Edition”, approda però anche su PlayStation 4 e Xbox One. Il nuovo team di sviluppo dà nuovamente vita a Dante con un completo restyle: il personaggio ha una nuova storia e un nuovo look, anche se sicuramente i fan di vecchia data storceranno un po’ il naso nel vedere così stravolto il loro “cacciatore di demoni”.

DMC Devil May Cry è un titolo che punta tutto sul gameplay che risulta frenetico e divertente.

La trama segue le vicende di Dante che ora vive sulla Terra avendo dimenticato le sue origini. Grazie però all’intervento del fratello Vergil, scopre di essere un Nefilim in quanto figlio della proibita unione tra il famoso demone Sparda e l’angelo Eva. Infine, con l’aiuto di una misteriosa ragazza, recupera le armi storiche che lo hanno da sempre accompagnato, ritrovandosi a fronteggiare un’invasione demoniaca sulla Terra.
Al di là della storia, che riteniamo sia poco coinvolgente e caratterizzata di un filone narrativo abbastanza scontato, in questa nostra recensione vogliamo analizzare le novità introdotte con questa “Definitive Edition” su console next gen, valutando se meriti l’acquisto.

A livello grafico però il gioco è rimasto invariato: le texture, i modelli poligonali e gli effetti grafici delle abilità sono gli stessi delle precedenti versioni del gioco.

In sostanza possiamo dire che questa versione rimasterizzata si differenzia dalla sua controparte old gen per le numerose modifiche introdotte a livello di gameplay, oltre che per una risoluzione a 1080p e 60fps. Diversi sono infatti i bilanciamenti apportati: alcune armi sono state depotenziate, l’intelligenza artificiale dei nemici sensibilmente migliorata ed è stato inoltre introdotto un sistema di mira manuale, dando così la possibilità di selezionare l’avversario da attaccare.

DMC Devil May Cry possiede, nel complesso, un buon sistema di progressione e la difficoltà del gioco risulta ben bilanciata, ma con questa versione per next gen vengono introdotti nuovi livelli di difficoltà… un regalo ben gradito per i fan della saga Capcom, alla ricerca di una sfida sempre maggiore.
Con le nuove opzioni introdotte è possibile aumentare sensibilmente la difficoltà del gioco, accelerando la velocità di attacco o attivando l’opzione “hardcore”, grazie alla quale affrontare i demoni sarà un vero e proprio incubo.

L’unica vera novità introdotta, richiesta a gran voce dai giocatori, è la possibilità di giocare il “Palazzo di Sangue” anche nei panni di Vergil.

Degno di nota è infatti il livello di difficoltà “Lo Stile è Tutto” dove sarà possibile danneggiare i nemici solo dopo aver superato alti livelli di stile nell’esecuzione delle combo.
Se però ancora questo non bastasse ai giocatori più esperti, il livello di difficoltà “Gli Dei Devono Morire” rappresenta la sfida massima, visto che il giocatore sarà costretto ad affrontare nemici potentissimi senza avere accesso agli oggetti curativi.

DMC Devil May Cry è un titolo che punta tutto sul gameplay che risulta frenetico e divertente; possiamo infatti dirci pienamente soddisfatti dello stile di combattimento hack’n’slash del gioco e dei nuovi livelli di difficoltà introdotti. Con il proseguire della storia verranno inoltre sbloccate diverse armi, aumentando così le combo attivabili; uccidere i nemici con uno stile spettacolare è davvero appagante e in quest’ottica il miglioramento del frame rate risulta particolarmente gradito visto che è possibile notare maggiore fluidità nei combattimenti.
A livello grafico però il gioco è rimasto invariato: le texture, i modelli poligonali e gli effetti grafici delle abilità sono gli stessi delle precedenti versioni del gioco, tanto che alcune volte abbiamo notato cali di qualità nelle texture.
Abbiamo riscontrato anche alcuni problemi a livello sonoro, con un doppiaggio a volte non perfettamente sincronizzato.
La possibilità di rigiocare le singole missioni per scoprire i passaggi segreti prima inaccessibili dona però al gioco una buona longevità, ma anche giocando la campagna tutta d’un fiato resterete impegnati per parecchio tempo.

DMC Devil May Cry possiede, nel complesso, un buon sistema di progressione e la difficoltà del gioco risulta ben bilanciata.

C’è da aggiungere che DMC Devil May Cry: Definitive Edition racchiude in sé tutti i contenuti aggiuntivi disponibili nella precedente versione old gen del gioco, tra cui la campagna aggiuntiva “La Caduta di Vergil”, seguito della storia principale nella quale vestirete i panni di Vergil, il fratello di Dante.
Sono inclusi nella “Definitive Edition” anche i pacchetti di skin per i personaggi e le armi, che permettono di ottenere anche alcuni oggetti aggiuntivi per potenziare il personaggio.
Infine la modalità di gioco a ondate “Palazzo di Sangue” nei panni di Dante, sbloccabile dopo aver completato la campagna principale, conclude la collezione. Si tratta di un’arena di combattimento dove bisognerà affrontare diverse ondate di nemici e boss con una difficoltà sempre maggiore.
L’unica vera novità introdotta, richiesta a gran voce dai giocatori, è la possibilità di giocare il “Palazzo di Sangue” anche nei panni di Vergil. Le due modalità si differenziano però l’una dall’altra dallo stile di combattimento dei due personaggi e dalla difficoltà dei livelli.

In conclusione, viste le sostanziali modifiche a livello di gameplay, ci sentiamo di consigliare DMC Devil May Cry Definitive Edition a tutti i giocatori amanti del combattimento hack’n’ slash, a patto di saper chiudere un occhio sul restyle del personaggio di Dante e sui piccoli difetti tecnici.

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