Difficilmente nel corso degli ultimi anni i videogiochi ispirati alla celebre saga di Akira Toriyama sono riusciti a rispecchiare il successo, nonché il fascino, che l’hanno da sempre contraddistinta. Infatti, dopo quello che viene tutt’ora considerato dai fan un capolavoro assoluto (stiamo parlando di DBZ Budokai Tenkaichi 3), non sono più usciti titoli in grado di soddisfare pienamente le esigenze della vasta community di giocatori appassionati della serie, che così ha pian piano cominciato a perdere ogni speranza di veder realizzati i propri desideri. Namco Bandai questo lo sa bene, e con Dragon Ball Z: Battle of Z pare esprimere chiaramente le sue intenzioni riguardo il futuro della saga.
È possibile intuire sin dal primo sguardo al menù principale quali siano le parole chiave alla base del titolo firmato Artdink: semplicità e cooperazione. Sono solo tre, infatti, le modalità di gioco disponibili, che ci vengono presentate attraverso tre riquadri affiancati: Modalità Storia, Cooperativa e Battaglia Online. La modalità Storia ci darà la possibilità di affrontare attraverso sessanta missioni gli scontri principali della serie Dragon Ball Z, partendo dall’arrivo di Radish sulla Terra fino ad arrivare alla sconfitta di Majin Bu, passando attraverso scontri alternativi e battaglie tratte dai film.
Una volta selezionata una missione, ci verrà richiesto di selezionare quattro combattenti con cui formare la nostra squadra: ciò che rende particolarmente innovativo Battle of Z è infatti la possibilità di visualizzare ben otto personaggi contemporaneamente sullo schermo. La selezione dei personaggi andrà effettuata in modo oculato, dal momento che quelli all’interno del roster appaiono suddivisi in quattro classi, che doneranno al titolo una buona componente strategica.
A caratterizzare il combat system vi è inoltre la presenza di mosse di gruppo quali le mosse Synchro, che vedono due o più personaggi attaccare il medesimo bersaglio nello stesso momento.
Analizzandoli nel dettaglio, i lottatori vengono divisi in Interferenza, Tipo Mischia, Colpo dell’Aura e Supporto: ognuna di queste tipologie appare specializzata in diverse abilità, partendo dal combattimento corpo a corpo fino ad arrivare alla capacità di ripristinare l’energia dei compagni. Il concetto di diversificazione appare ben implementato all’interno del gioco, ma va anche detto che non sempre gli alleati comandati dall’intelligenza artificiale svolgono in modo impeccabile il proprio compito. Vista la crescente difficoltà delle missioni, si rivelerà fondamentale la fase di personalizzazione dei personaggi, che potremo potenziare sotto diversi aspetti attraverso delle carte che guadagneremo al termine di ogni battaglia, oppure tramite degli oggetti da acquistare nell’apposito shop con i punti guadagnati.
Nonostante dei comandi non del tutto intuitivi, il sistema di combattimento di Battle of Z appare volutamente semplificato e immediato, con un solo tasto adibito all’esecuzione delle mosse melee, che possono essere affiancate dall’esecuzione di quattro diversi attacchi specifici per ogni personaggio. A caratterizzare il combat system vi è inoltre la presenza di mosse di gruppo quali le mosse Synchro, che vedono due o più personaggi attaccare il medesimo bersaglio nello stesso momento, e le mosse Inseguimento, che consistono nello scagliare l’avversario verso i nostri alleati creando una sorta di catena di respingimenti. Tuttavia, sebbene i combattimenti riescano a divertire, si sentirà presto la necessità di avere a disposizione un maggior numero di combo, dal momento che sotto questo punto di vista il gioco appare abbastanza limitato, considerati gli standard raggiunti dai precedenti episodi.
I lottatori vengono divisi in Interferenza, Tipo Mischia, Colpo dell’Aura e Supporto.
Il punto focale del titolo riguarda, comunque, le modalità online: accanto alla modalità cooperativa, che ci darà modo di affrontare le missioni della modalità Storia in compagnia dei nostri amici, troviamo la Battaglia Online, che vede fronteggiarsi due squadre di quattro giocatori ciascuna, la Battle Royale, ovvero il tutti contro tutti, e infine la modalità Dragon Ball Grab, all’interno della quale vedremo affrontarsi due squadre nel tentativo di raccogliere le sette le Sfere del Drago.
Considerando la quantità di giocatori che si muovono su schermo, il netcode è apparso generalmente stabile e caratterizzato da sporadici fenomeni di lag, permettendo così di vivere l’esperienza online in modo tutto sommato soddisfacente. Per quanto riguarda il comparto tecnico, il titolo offre una grafica in cel-shading di buona qualità, su cui i personaggi appaiono modellati in modo fedele a quelli dell’anime; stesso discorso vale per le arene che si distinguono per un’ottima realizzazione tecnica e una vastità tale da poter ospitare senza problemi scontri da otto giocatori.
Purtroppo, però, non è tutto oro quel che luccica: se è vero che questo Dragon Ball Z: Battle of Z riesce a restituire in modo convincente le emozioni degli scontri “dragonballiani”, è anche vero che appare minato da alcune importanti mancanze, quali i già citati limiti del combat system e l’assenza di una modalità multigiocatore locale. L’impegno che lo sviluppatore ha riposto nella creazione del gioco è però evidente e il risultato dei suoi sforzi è un titolo che riuscirà comunque a fare la felicità dei fan, che si ritroveranno tra le mani uno dei titoli di Dragon Ball più innovativi dagli ultimi anni, nonché un ottimo trampolino di lancio per il futuro della serie che, con i giusti accorgimenti, potrebbe far tornare a risplendere come un tempo l’aura dei Super Saiyan.
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