Correva l’anno 2012 quando la softco giapponese presentava quello che sarebbe in poco tempo divenuto uno dei giochi più apprezzati dai gamer amanti del gioco di ruolo su console. Sviluppato dallo stesso team che lavorò su Resident Evil, ma anche Breath of Fire, Dragon’s Dogma riusciva a mostrare un gameplay innovativo, molto vicino ai giochi cartacei, dove il party doveva mettere in conto questioni come provviste, tempo di viaggio e pericoli imprevisti nelle sue escursioni alla ricerca di nuove missioni e bottino.
Tralasciando le classiche caratteristiche della sua trama (siamo l’eletto, l’Arisen, e come tale dovremo salvare il regno dalle grinfie di un drago), il gioco mostra da subito le sue evidenti rughe di vecchiaia: grafica e animazioni non possono reggere il confronto con titoli più moderni, soprattutto ora che l’open-world sembrerebbe stia diventando una vera moda tra gli sviluppatori.
Anche se con qualche acciacco dato dai quattro anni di età, il titolo presenta una tipologia di gioco tutt’ora abbastanza originale, fornita di peculiarità interessanti.
Nonostante qualche affanno comunque, Dragon’s Dogma: Dark Arisen, riesce in poco tempo a trasportarci in un mondo fantasy ricco di cose da fare, disseminato di quest e mostri che non ci penseranno due volte per fare in mo do di rovinarci la giornata con imboscate e trappole di vario genere.
Dragon’s Dogma – Dark Arisen, riesce a fare della personalizzazione la sua punta di diamante.
Chiaramente, il grande Arisen non dovrà affrontare tutti i pericoli del mondo da solo. Dalla sua parte avrà infatti le “pedine”, o mirmidoni, guerrieri provenienti da un’altra dimensione che seguiranno ciecamente le volontà del leader, proteggendolo e attaccando i suoi nemici. Caratteristica chiave di questi compagni di viaggio, sarà la loro disponibilità esagerata e variegata: potremo incontrare pedine ovunque nel mondo e ognuna di esse sarà dotata di una propria personalità che non mancherà di intrattenerci con battute di spirito o stoici avvertimenti in caso di pericolo.
In conclusione, Dragon’s Dogma – Dark Arisen, è un titolo che va sicuramente preso in considerazione.
Anche se con qualche acciacco dato dai quattro anni di età, il titolo presenta una tipologia di gioco tutt’ora abbastanza originale, fornita di peculiarità interessanti. Dal ciclo giorno/notte, ai boss giganti che potranno essere addirittura “scalati” dai nostri personaggi, il redivivo titolo di Capcom può fornire, a chiunque lo desideri, un valido motivo per restare incollato al computer per molte ore di intrattenimento, molte più di altri titoli presentati negli ultimi mesi.
Ragione in più per essere interessati a un suo possibile acquisto è il prezzo molto competitivo: al costo di 39.99€ potremo infatti accaparrarci un titolo imponente nella sua vastità, fornito di tutti i pacchetti e le espansioni che la softco ha distribuito fino a oggi. La sola introduzione di zone come l’isola di Nerabisso (consigliata a personaggi di livello 50 almeno), riesce a espandere l’esperienza ludica con decine di ore di scontri e battaglie all’ultimo sangue.
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