Annunciato da Mediaset durante la conferenza Ultra HD Forum di Roma l’avvio previsto per il mese di Aprile 2023 per la sperimentazione del nuovo standard DVB-I, con distribuzione dei canali televisivi lineari attraverso Internet, con lista ibrida. E le TV saranno compatibili? Su carta sì, ma le probabilità che i produttori aggiornino i dispositivi al nuovo standard non sono così elevate. Scopriamo tutti i dettagli.
Durante la conferenza Ultra HD Forum tenutasi a Roma lo scorso 25 Novembre, Mediaset ha presentato il progetto di sperimentazione di distribuzione di quattro canali televisivi lineari – ovvero Italia 1, Canale 5, Rete 4 e 20 – attraverso Internet, con standard DVB-I, arrivando direttamente via IP ed integrandosi con la lista dei canali, che diventa quindi a tutti gli effetti ibrida.
Mentre la RAI, quindi, ha sposato la soluzione dell’hbbTV – immediatamente compatibile con la maggior parte dei televisori presenti nelle case degli italiani – e l’ha adottata per trasmettere i Mondiali del Qatar 2022 in 4K, Mediaset punta su quello che ritiene lo standard più promettente per il futuro della televisione.
La differenza tra i due standard consiste nella caratteristica dell’hbbTV di “aggangiare” il contenuto trasmesso in streaming attraverso un’applicazione lanciata da un canale, detto “cartello”, sul digitale terrestre; mentre lo standard DVB-I organizza i canali trasmessi in versione digitale terrestre ed i canali trasmessi in versione Internet in un’unica lista, che di fatto diventa totalmente ibrida. E mentre il DVB-I non ha bisogno di collegarsi ad alcuna antenna, ma semplicemente alla rete Internet, l’hbbTV necessita del segnale DTT per rilevare lo streaming IP del canale.
Da un punto di vista qualitativo, ciò che si preannuncia per lo standard DVB-I é un livello prestazionale davvero molto elevato, con risoluzione in 4K e formato audio evoluto AC-4, anche ad oggetti, compatibile con la tecnologia Dolby Atmos. Oltre a garantire la gamma dinamica HDR ed il bitrate variabile in base alla banda disponibile (dunque potenzialmente anche molto alto).
In quanto a latenza, é talmente ridotta che il DVB-I giunge con addirittura tre secondi circa di anticipo rispetto al digitale terrestre, il che ha “costretto” Mediaset a ritardare un canale DVB-I per adeguarsi al digitale. Inoltre, i due standard DVB-I e DVB-T fungono da fallback l’uno dell’altro, con il televisore che “sceglierà” quello al momento disponibile con la qualità migliore.
La compatibilità con le TV risulta lo scoglio più complesso: perché pur essendo possibile da parte dei produttori aggiornare i dispositivi giù venduti al DVB-I, secondo Stefano Braghieri dell’Area Innovazione di Mediaset non ci sono “molte possibilità che le TV già nelle case degli italiani vengano aggiornati”. Per questo Mediaset sta collaborando con Sony, TPVision, Vestel ed LG. E, senz’altro, richiedere agli utenti un nuovo acquisto, probabilmente l’ennesimo per molti, non sarà impresa da poco.
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