Le cuffie indossabili, denominate Dyson Zone, sono state pensate per il momento per i mercati di Regno Unito, Cina, Malesia e Singapore e, oltre a riprodurre audio di altissima qualità, attraverso una visiera removibile consentono di purificare l’aria verso il naso e la bocca, bloccando il 99% di particelle inquinanti fino a 0,1 micron. Scopriamo tutti i dettagli di un dispositivo davvero innovativo.
Come lo accoglierà il mercato? Senz’altro Dyson, storica azienda inglese fondata da James Dyson nel 1991, con un fatturato pari a 7,3 miliardi di dollari ed un utile netto di 1,5 miliardi di dollari al 2019, negli anni ha abituato il mondo intero a dispositivi d’avanguardia, affidabili, di qualità eccellente e spesso dirompenti. Non c’è dubbio che l’azienda ami le sfide, osi rischiare e punti verso l’innovazione.
Lo ha dimostrato con gli aspirapolveri per la casa, con robot per le pulizie domestiche, con ventilatori e poi con asciugacapelli. Ed ora torna a stupire di nuovo: con un dispositivo pensato per la riproduzione audio, ma non solo. Alle cuffie, Dyson aggiunge una visiera removibile per purificare l’aria verso il naso e la bocca.
Attraverso la visiera, le Dyson Zone, così sono state battezzate, bloccano il 99% di particelle inquinanti fino a 0,1 micron, grazie ai filtri K-Carbon che, attraverso i carboni attivi ed il potassio, trattengono i gas acidi maggiormente responsabili dell’inquinamento urbano, come lo zolfo ed il biossido di azoto. Senz’altro non si era mai visto qualcosa di simile, se non nei film d fantascienza e per altri scopi. Ma come le accoglierà il mercato?
Le caratteristiche principali delle Dyson Zone
Le Dyson Zone sono state equipaggiate con 11 microfoni integrati per l’annullamento del rumore esterno. Il sistema ANC (Active Noise Cancellation) riduce il suono ambientale fino ad un massimo di 38 dB, utilizzando 8 microfoni per lo scopo, ed arriva a monitorare lo spazio sonoro circostante fino a 384.000 volte al secondo.
Inoltre, attraverso la tecnologia beamforming a due microfoni, le telefonate e le registrazioni vocali aumentano la chiarezza della voce annullando i suoni provenienti dal campo laterale di chi parla. In quanto all’autonomia, le due batterie agli ioni di litio da 2.600 mAh vengono ricaricate totalmente in tre ore, attraverso cavo USB-C, e l’azienda ha dichiarato 50 ore di riproduzione audio.
L’inedicità delle Dyson Zone balza immediatamente agli occhi e davvero stupisce, almeno chi vi scrive. Dovremo però verificare in che modo verranno accolte dal pubblico, apparendo come un oggetto che, senz’altro, ci ricorda le mascherine, sembra creare distanza da altre persone ed isolare chi le indossa. Per maggiori informazioni, a questo link é possibile richiedere a Dyson di ricevere tutti gli aggiornamenti riguardo alle cuffie, anche circa la disponibilità per l’acquisto.