Doveva essere un grande titolo e poi, improvvisamente, dopo immagini e brandelli di info, i developer lo hanno fatto sparire. Perchè?
Ogni volta che un videogioco viene cancellato l’esperienza accumulata dai developer, quello che è stato prodotto, le idee che sono state lanciate qua e là finiscono tutte in un gigantesco cassetto metaforico.
È triste ma a volte succede. E il fatto che un videogioco su cui un team di sviluppo ha lavorato per diverso tempo viene poi accompagnato alla porta prima di incontrare il pubblico non è un problema. Il problema è il motivo per cui questa decisione viene presa.
Nel caso di questo titolo in particolare adesso abbiamo le idee un po’ più chiare grazie ad alcune dichiarazioni estremamente nette, come possono esserlo quelle di chi si trova ai vertici di un team di sviluppo. Il che rende tutto ancora più triste e frustrante.
The Sims è, nello spazio delle simulazioni di vita quotidiana, ormai un monolito che difficilmente scomparirà. La vastità e la varietà di cose che è possibile fare al suo interno lo rendono un videogioco che resiste da anni. C’è adesso un rivale di cui si parla ancora poco: InZoi. Prodotto da Krafton, cerca di essere l’alternativa al grande prodotto di Electronic Arts. Se ci riuscirà lo scopriremo quando il gioco effettivamente diventerà disponibile.
Quello che non sapremo mai è se invece l’altro rivale di The Sims, Life by you di Paradox Interactive, sarebbe in qualche modo riuscito a scalfire lo strapotere dei Sims. Il gioco infatti è stato definitivamente cancellato. In una recentissima intervista il chief creative officer Henrik Fåhraeus ha provato a dare una spiegazione, senza sbottonarsi troppo, parlando del fatto che nella fase di Early Access non è sembrato esserci una buona esperienza solida su cui lavorare. Un rinvio non avrebbe funzionato come magari sarà per AC Shadows?
Tornato ora sull’argomento si spiegano anche meglio alcune dichiarazioni fatte dallo stesso Fåhraeus a ridosso della decisione di staccare la spina. Dichiarazioni in cui, in maniera un po’ sibillina, veniva detto che semplicemente il team di sviluppo aveva provato e non era riuscito a trovare un modo per produrre qualcosa di effettivamente migliore rispetto a quello che già faceva The Sims.
Avevamo bisogno di un altro titolo di questo tipo? Se non siete fan forse poco ve ne importa. Ma come sempre succede anche nell’industria dei videogiochi se manca la concorrenza chi è in posizione di comando fa poi quello che vuole, perché tanto i giocatori lì rimangono.
E anche se The Sims negli anni ha aggiunto elementi importanti e ha accolto una quantità crescente di giocatori e giocatrici forse avrebbe fatto bene a tutti scoprire un rivale per rimettere in discussione alcune delle meccaniche che si sono ormai incancrenite. Le dichiarazioni di Fåhraeus hanno una nota di assoluto sconforto. Qualcosa che da Paradox Interactive non ci saremmo aspettati di leggere. Per quello che riguarda la competizione del genere aspettiamo invece di vedere come se la caverà InZoi.
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