Le scartoffie legali della diatriba tra Apple e Epic Games su Fortnite continuano ancora ad aprirci spiragli sul dietro le quinte di ciò che succede dentro i colossi dell’Industry.
A qualcuno, stavolta, è caduto l’occhio su alcuni dati che riguardano proprio lo Epic Game Store, che per una parte e per l’altra, può essere il punto di svolta per far pendere l’ago della bilancia a proprio favore.
Guardandola dal punto di vista di Apple, lo Store è un inutile spreco di tempo e soprattutto di denaro, se lo guardiamo dal punto di vista di Epic si tratta di un investimento sul lungo periodo e che comunque può permettersi anche le cifre calcolate come perdita aspettando che diventi remunerativo. Chi ha ragione?
Epic Game Store: in attivo nel 2027
Gli avvocati di Apple, nel tentativo di distanziare e creare un solco tra l’App Store e l’equivalente di Epic, hanno fatto i compiti a casa e la prima dichiarazione su cui vogliamo concentrarci è la seguente: “Epic Game Store non genera profitto e non può essere confrontato con lo App Store e non avrà profitto per almeno diversi anni, se mai ne avrà”.
E i numeri sono impietosi, con cifre in perdita almeno per i prossimi cinque anni. Nel 2027, queste sono le proiezioni, inizieremo ad avere cifra in positivo. C’è da dire, però, che comunque Epic Games può ampiamente permettersi di investire per crearsi la propria piattaforma e fare la guerra allo App Store e al Google Play Store.
Anche se, e questa la riprendiamo sempre dagli avvocati di Apple, non assomiglia allo App Store. Di sicuro, i due Store non si somigliano se prendiamo come riferimento la commissione che lo store chiede ai Developers: in questo aspetto specifico il prodotto di Epic Games è sicuramente più allettante. Quello che forse ancora gli manca è un po’ di rodaggio e qualche aggancio in più per poter attirare veramente consumatori e developer.
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E probabilmente gli investimenti fatti negli anni passati e quelli previsti per i prossimi 5 o 6 anni serviranno proprio a creare quell’ambiente accogliente per tutti, consumatori e produttori allo stesso tempo. Anche perché, che lo vogliamo oppure no, il futuro dell’industria dei videogiochi sarà sempre più legata al digitale, ai download, ai prodotti non fisici e quindi ci sarà sicuramente spazio e tempo per Epic per poter creare il proprio ambiente e entrare nelle dinamiche quotidiane di chi gioca e di chi produce videogiochi.