Esplosione da record nello spazio: è (forse) il lampo di raggi gamma più maestoso mai visto prima

E’ stato registrato un lampo di raggi gamma davvero da record, forse la più potente esplosione mai registrata prima nello spazio.

L’osservazione è avvenuta negli scorsi giorni, precisamente alle prime ore del mattino di venerdì 14 ottobre 2022, e gli astronomi hanno utilizzato il telescopio Gemini South, di stanza in quel del Cile, per osservare delle conseguenza senza precedenti, delle esplosioni davvero esagerate che hanno causato lampo di raggi gamma (Gamma-Ray Burst, GRB) GRB221009A. L’evento da record è stato rilevato per la prima volta lo scorso 9 ottobre dai telescopi a raggi X e gamma attualmente in orbita, e si è verificato a 2.4 miliardi di anni luce dalla Terra, molto probabilmente innescato dall’esplosione di una supernova che ha dato origine ad un buco nero, sottolinea il sito di Meteoweb. Un’esplosione davvero titanica che a sua volta ha causato una serie di attività da parte degli astronomi di tutto il mondo, che hanno appunto iniziato a studiare con attenzione il fenomeno, nonché le conseguenze di ciò che si è verificato. Fra coloro che hanno analizzato questo lampo di raggi gamma da record, anche due team indipendenti che si sono concentrati in particolare sui resti luminosi dell’esplosione. Nel dettaglio il riferimento è agli studenti laureati Brendan O’Connor (Università del Maryland/George Washington University) e Jillian Rastinejad (Northwestern University), hanno condotto due osservazioni di imaging Rapid Target of Opportunity.

ESPLOSIONE DA RECORD NELLO SPAZIO: IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

Proprio O’Connor ha spiegato che: “Il GRB 221009A eccezionalmente lungo è il GRB più luminoso mai registrato e il suo bagliore residuo sta battendo tutti i record a tutte le lunghezze d’onda. Poiché questa esplosione è così luminosa e anche vicina, pensiamo che questa sia un’opportunità irripetibile per affrontare alcune delle domande più fondamentali riguardanti queste esplosioni, dalla formazione di buchi neri ai test dei modelli della materia oscura“. Janice Lee, capo scienziato di Gemini, ha aggiunto: “L’agilità e la reattività dell’infrastruttura e del personale di Gemini sono segni distintivi del nostro osservatorio e hanno reso i nostri telescopi risorse ideali per gli astronomi che studiano eventi transitori“. Così invece Jillian Rastinejad: “Nel nostro gruppo di ricerca, ci siamo riferiti a questo burst come alla ‘BOAT’, o Brightest Of All Time, perché quando si osservano le migliaia di esplosioni che i telescopi a raggi gamma hanno rilevato dagli anni ’90, questa si distingue. La sensibilità e la diversificata suite di strumenti di Gemini ci aiuteranno a osservare le controparti ottiche di GRB221009A in tempi molto successivi rispetto a quanto la maggior parte dei telescopi terrestri può osservare. Questo ci aiuterà a capire cosa ha reso questo lampo di raggi gamma così straordinariamente luminoso ed energetico”.