Come la prendereste se improvvisamente il personaggio di World of Warcraft che vi siete costruito con tanto impegno venisse nerfato da Blizzard?
Il giocatore medio e la giocatrice media probabilmente se la prenderebbero con gli dei digitali, magari lancerebbero il mouse dalla finestra e, extrema ratio, disinstallerebbero tutto maledendo gli sviluppatori.
Ma Vitalik Buterin non era un giocatore medio a quanto pare e per reazione all’affronto subito ha deciso di dare vita a Ethereum, la blockchain che poi ha creato gli NFT.
Questa sembrerebbe la storia così come la racconta lo stesso sviluppatore su about.me. Ma nonostante sia stata scritta da Buterin in persona ci sentiamo comunque di prenderla cum grano salis. E con noi una buona fetta di Twitter.
World of Warcraft, l’orrore dei servizi centralizzati
Nella sua biografia Vitalik Buterin, nato in Russia nel 1994 ma spostatosi in Canada nel 2000, racconta così come Blizzard gli avrebbe spezzato il cuore: “Giocavo felice a World of Warcraft tra il 2007-2010 ma un giorno Blizzard ha rimosso la componente danno dall’incantesimo Siphon Life del mio amato warlock. Ho pianto fino ad addormentarmi e quel giorno mi sono reso conto di quali orrori i servizi centralizzati possano portare. Ho rapidamente deciso di smettere di giocare”.
Vista dal di fuori la reazione di Buterin può sembrarci eccessiva ma stiamo parlando di un bambino nel pieno delle turbe ormonali dell’adolescenza e quindi plausibilmente incline a una reazione inconsulta. La storia poi prosegue e Buterin racconta che nel 2011 “cercando un nuovo scopo nella vita, ho scoperto i Bitcoin” arrivando anche a scrivere per un blog dedicato proprio alla criptovaluta.
Il momento però davvero della lampadina è stato soltanto nel 2013, dopo aver passato molto tempo a lavorare proprio ai progetti crypto all’università e a viaggiare per il mondo. Da tutto questo soffrire e viaggiare sarebbe nata l’idea di Ethereum, con la e e non con la i, a quanto pare in onore proprio a una delle fazioni di World of Warcraft e non dell’elemento chimico. E se la storia di come dovrebbe essere nata l’architettura che poi ha dato vita a questa ultima follia che sono gli NFT già sembra assurda, molto più interessante è la discussione che si è creata su Twitter da dove la storia è riapparsa grazie all’account @zemnmez.
C’è chi racconta una storia simile con protagonisti i propri parenti che dopo una delusione videoludica sono finiti in uno schema piramidale a base di criptovalute, ricevendo come risposta che alla fin fine è tutto un oschema piramidale dentro le crypto. Qualcuno invece posta immagini di città futuristiche con il commento “il mondo si è Blizzard non avesse nerfato il mio warlock”.
Leggi anche -> Kojima al lavoro su un’esclusiva Xbox: i primi dettagli
Leggi anche -> Da oggi videogiocare costerà di più in tutta Italia: le cifre
Anche se i nostri messaggi preferiti sono sicuramente quelli in cui si fa il paragone con le origini dei cattivi dei supereroi. La prossima volta che toccano le statistiche o gli accessori di un personaggio preparatevi: qualcuno farà scoppiare internet.