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F1 2014 – anteprima

La Formula Uno sta cambiando, e questa non è un’opinione. Nell’ultimo anno c’è stata una vera e propria rivoluzione, non tanto relativa alle monoposto, quanto uno stravolgimento delle norme che sono diventate severe fino al punto di limitare in modo irritante piloti e vetture, e ridurre drasticamente lo spettacolo. In primis, limiti sull’utilizzo di carburante e ritorno del motore turbo (con conseguente riduzione del numero di motori a disposizione di ciascuna squadra). In definitiva, l’amore del pubblico per la Formula Uno ha raggiunto i minimi storici. In un momento così particolare, per questo sport è arrivata la controversa dichiarazione di Codemasters di voler sfornare non uno ma ben due titoli della serie F1 nel giro di pochissimi mesi, il primo destinato alla old gen e il secondo pensato solo ed esclusivamente per la “next”. Ed è così che mi ritrovo qui a raccontarvi le mie impressioni su F1 2014 giocato in versione PC, un gioco che, come vedrete, sembra avere molto in comune con l’attuale stato di salute dello sport a cui si ispira. Questa non è la sede giusta per poter esprimere opinioni in merito alla strategia generale adottata da Codemasters in merito alla serie, ma devo confessare che la mia prova di F1 2014 non mi ha del tutto convinto.

Dal punto di vista tecnico, F1 2014 non solo non è riuscito a sorprendermi ma mi ha effettivamente deluso.

Premetto che ho provato il titolo su un PC con processore i7 860 da 2.8 GHz con 8 GB di RAM e una scheda video con 3 GB di RAM dedicati, non un Rog Tytan, ma di certo un PC di fascia alta. Dal punto di vista tecnico, F1 2014 non solo non è riuscito a sorprendermi ma mi ha effettivamente deluso. La serie ha sempre dimostrato negli anni una grande attenzione al comparto grafico, ma purtroppo questa volta nemmeno con il refresh settato a 75 Hz e tutte le impostazioni al massimo ho notato significativi miglioramenti della qualità delle immagini. Al di là di un aliasing discutibile, le texture sono slavate e i colori non brillano. D’accordo che il titolo è ancora in una fase di “messa a punto”, ma guardare filmati di intermezzo che sembrano risalire ad almeno tre o quattro anni fa dà da pensare, soprattutto se si considera che il prodotto in questione uscirà tra meno di un mese.

Ho sentito la mancanza delle vetture classiche apparse nel capitolo precedente.

Dal punto di vista della giocabilità, ci troviamo di fronte a un classico titolo della serie. Come gli stessi ragazzi di Codemasters hanno affermato, F1 2014 è effettivamente la summa del loro lavoro degli ultimi cinque anni. Avrei gradito poter mettere alla prova la grande innovazione introdotta in questo capitolo, un meccanismo di valutazione che calcola la bravura del pilota e permette di calibrare automaticamente la difficoltà delle gare, ma non avrebbe senso provarlo se non in modalità carriera (bloccata nella versione da me testata). Grazie a questo nuovo sistema, anche i giocatori non così preparati sulle simulazioni possono portare a termine un intero campionato senza dover trascorrere decine di ore ad allenarsi sui singoli tracciati. Proprio come avviene in una vera carriera automobilistica, il pilota/giocatore affronta di volta in volta sfide sempre più complesse fino a esprimere il suo massimo potenziale verso la fine del campionato. Questa feature potrebbe rivelarsi un interessante punto a favore del titolo ma è saggio aspettare la versione finale per darne una valutazione realistica.

Tra le varie modalità, ha attirato in particolar modo la mia attenzione quella chiamata Scenario: selezionando questa voce dal menu “Banco di prova” si accede a una schermata dove sono presenti diverse sfide, suddivise in base al livello di difficoltà, da Molto Facile a Molto Difficile, con medaglie adeguate al relativo impegno richiesto.

Come gli stessi ragazzi di Codemasters hanno affermato, F1 2014 è effettivamente la summa del loro lavoro degli ultimi cinque anni.

Questi obiettivi non sono totalmente astratti ma bensì ripropongono reali situazioni affrontate dai piloti nel campionato 2013. Da vera appassionata di Formula Uno non nascondo di aver goduto come una pazza quando mi sono trovata nei panni di un Alonso settimo in griglia di partenza, in una bellissima Singapore notturna, con l’unico obiettivo di risalire piano piano la classifica per concludere sul podio, o ancora, quando in Australia a tre giri dalla fine seduta a bordo della Mercedes di Hamilton ho dovuto recuperare la posizione persa a causa di un pit stop di troppo. Ricordo quel momento guardato sullo schermo TV, ma viverlo pad alla mano mi ha dato tutto un altro genere di soddisfazione.
Al di là dell’intrigante Scenario, F1 2014 offre un pacchetto di modalità composta dai classici Multiplayer, Gran Premio -che permette di correre i singoli Gran Premi (lasciando scegliere al giocatore se vuole affrontare il week end lungo o corto a seconda del tempo a disposizione)- e la modalità Carriera. Niente di diverso da un tutto quanto Codemasters ci ha mostrato negli ultimi anni.

Devo dire che ho sentito la mancanza delle vetture classiche apparse nel capitolo precedente. Anche se sono state criticate da alcuni, in F1 2013 avevo apprezzato la possibilità di salire a bordo delle monoposto anni ‘80 e anni ’90 che da bimba avevo tanto amato. È vero, probabilmente questo aspetto riguarda più da vicino gli appassionati di Formula Uno piuttosto che i videogiocatori amanti delle simulazioni, ma secondo il mio parere mantenere un’aggiunta di questo tipo avrebbe dato ulteriore varietà e potere emozionale al titolo.
In conclusione F1 2014 mi ha lasciato molti dubbi sulla qualità effettiva del prodotto. Oramai manca solo un mese all’uscita della versione finale e l’impressione che si ha è quella di un titolo che necessiti ancora di un po’ di tempo per poter esprimere a fondo il suo potenziale perché, se queste sono le premesse, c’è da chiedersi: il mercato ha veramente bisogno di un altro titolo di simulazione dichiaratamente old gen che strizza l’occhio a un pubblico più ampio?

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