A causa di un errore nel creare degli allegati abbiamo tutti scoperto almeno parte dei videogiochi che arriveranno nel futuro dall’ambiente Bethesda e tra questi c’è la Remastered di Fallout 3.
Una notizia che ha colto tutti molto di sorpresa, soprattutto perché la mole di documenti che inavvertitamente sono stati pubblicati e resi disponibili a tutti è veramente importante.
Anche se non è, come è facile controllare, la totalità di ciò che ci si può aspettare in ambiente Microsoft e Xbox da qui alla fine del 2024 inizio 2025. Come infatti notato da più parti, i titoli dei giochi in arrivo sono tutti quelli del gruppo Zenimax Bethesda e mancano all’appello quelli degli altri studi interni.
E anche se ora i fan di alcuni team di sviluppo non vedono l’ora per esempio di mettere le mani su Ghostwire Tokyo 2, sul nuovo Doom Zero Year e su due giochi nominati solo sotto forma di Project, Platinum e Kestrel, c’è chi invece ha fatto gli occhi a cuoricino per la Remastered di Fallout 3. Ma come sarà questa nuova versione? C’è chi si fa una domanda che aleggia sul gioco dai tempi della versione originale.
In uno dei video dedicati allo sviluppo della grande saga di Fallout c’è spazio, molto spazio, per quello che viene chiamato The Great Green Debate. Un aneddoto che forse ha contribuito a creare un’esperienza di gioco iconica. In questo video viene infatti ripercorso tutto il lungo dibattito intercorso tra Todd Howard e l’art director del gioco Istvan Pely.
A parlare Craig Lafferty, un altro che di Fallout se ne intende. La questione che ha animato le discussioni tra Howard e Pely ha riguardato un particolare dettaglio cromatico di tutto il gioco: il verde. Perché Fallout 3 è intrinsecamente legato proprio al verde.
Una tonalità di verde che i developer hanno inseguito in pratica fino all’ultimo. In un mondo in cui gli sparatutto avevano in comune una palette terrosa e slavata è chiaro che Bethesda volesse fare le cose diversamente ed è per questo che i developer si sono infilati per mesi nella discussione relativa al tono di verde più adatto da usare come marchio distintivo del gioco su cui stavano lavorando.
Alla fine, tutto il gioco ha assunto una colorazione verdastra che si insinua nella retina come una sorta di rumore di fondo ma che rende inconfondibile gli ambienti e i personaggi. E qui arriva la domanda di molti: quando si tratta di fare una Remastered si mette mano a tutto il che significa che adesso tanti sui social sono tornati a chiedersi se il nuovo vecchio gioco avrà di nuovo un cambio di verde o se stavolta verrà lasciata la sfumatura dell’originale.
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