Dopo che Creative Assembly ha ufficializzato la decisione di non voler continuare con lo sviluppo di Total War: Three Kingdoms, i fan che aspettavano altri update per il titolo hanno deciso di far valere la propria opinione con il review bombing su Steam.
Il developer inglese aveva annunciato lo scorso 27 maggio che non ci sarebbero stati ulteriori aggiornamenti per Total War: Three Kingdoms dopo la patch numero 1.7.1. Il gioco ha una fan base piuttosto nutrita. Fan base che ha deciso quindi di vendicarsi, non ci viene altro termine al momento, tempestando di recensioni negative il titolo su Steam.
Non è la prima volta che succede e vi abbiamo già raccontato di almeno un altro episodio nel quale è partito il review bombing da parte dei fan scontenti. Si tratta di una pratica che sta diventando una sorta di guerriglia videoludica per convincere gli sviluppatori a cambiare idea. Giusta o sbagliata che sia, in questo caso c’è stato sicuramente almeno un problema di comunicazione alla base.
Tutto è cominciato qualche giorno fa quando Creative Assembly ha deciso che dopo due anni, sette contenuti aggiuntivi e qualche patch, lo sviluppo per Total War: Three Kingdoms si sarebbe fermato. Il mondo di Kingdoms non verrà abbandonato, avevano spiegato gli sviluppatori, semplicemente il gioco e la sua narrativa verranno trasportati altrove.
A quanto pare però, la promessa di continuare il nucleo della storia di Total War: Three Kingdoms altrove non è piaciuta ai fan che hanno deciso di tempestare di recensioni negative la pagina Steam del gioco. Ma non si sono fermati qui, c’è stata anche una reazione, per esempio, a un video su YouTube, video su YouTube che è arrivato a 5700 pollici verso. Chiaramente però, quello che preoccupa di più lo sviluppatore inglese è sicuramente la pubblicità negativa su Steam.
Perché sicuramente i giocatori che hanno espresso per protesta un parere negativo sul gioco difficilmente poi, magari tra qualche mese, torneranno sui loro passi per modificare il loro giudizio nel caso in cui lo sviluppatore spiegasse meglio, perché questo quello che è mancato, che cosa vuole fare con Three Kingdoms. Questo significa che quelle recensioni negative rimarranno sulla pagina del gioco, dando quindi un’impressione negativa generale a chi magari vorrebbe avvicinarsi al titolo firmato Creative Assembly.
C’è stato, fondamentalmente, un problema di comunicazione tanto è vero che nelle recensioni negative la parola che risuona più spesso è: abbandono. Tra l’altro non si spiega, a questo punto , che cosa è successo da luglio dell’anno scorso quando il team spiegava che era al lavoro sull’espansione con i territori del Nord. Un problema che ora rischia di ripercuotersi anche su Three Kingdoms 2: chi lo comprerà sapendo che lo sviluppatore fa promesse che poi, senza motivo apparente, vengono infrante?
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Se è vero che un team di sviluppo non deve essere totalmente succube dei propri fan è anche vero che quando si fa qualcosa quantomeno andrebbero chiarite le motivazioni per evitare di rovinare i rapporti con chi poi fattivamente compra il gioco.
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