FIFA 15 – hands on

Manca solo un giorno all’arrivo del nuovo capitolo di FIFA (sebbene da qualche parte l’embargo sia già stato rotto), evento che rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del mondo calcistico. In attesa di farvi scoprire quali sono le nostre impressioni sul gioco completo, abbiamo preparato un recap basato sulla demo recentemente pubblicata da EA. Ecco quali sono le nostre impressioni.
All’interno di questa versione dimostrativa viene data l’opportunità di controllare otto differenti squadre (Chelsea, Liverpool, Borussia Dortmund, Paris Saint Germain, Napoli, FC Barcelona, Boca Juniors e Manchester City) e di giocare all’interno dello stadio di Anfield, uno dei numerosi campi inediti che sono stati introdotti in questo episodio. Il primo aspetto che più ci ha colpito è stata la cura certosina con cui è stato ricreato il festoso clima di competizione che anima la tifoseria. Tra cori, strepiti e coreografie di ogni tipo, l’impressione è che il pubblico riesca davvero a percepire quello che sta accadendo sul campo.
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Nel corso della nostra prova avvenuta su PlayStation 4, abbiamo assistito diverse volte a scene in cui i portieri reagivano in modo non particolarmente intelligente.

Il comparto estetico contribuisce in maniera sensibile a conferire maggiore credibilità al tutto. Ecco che le persone ammassate sugli spalti trovano un livello di definizione finora sconosciuto, mentre i modelli poligonali dei calciatori si fanno ancora più fedeli alle controparti reali, con i capelli che si muovono al vento e le divise che si sporcano nel corso della partita. Non mancano, poi, dei veri e propri tocchi di classe, come il manto erboso che si deteriora progressivamente sotto i potenti passi dei giocatori o la rete che si deforma in maniera realistica a ogni impatto con il pallone. Per carità, rispetto al capitolo dell’anno scorso i miglioramenti grafici sono evidenti, ma qualcosa ancora non ci convince. L’impressione che ne ricaviamo non è ancora quella di trovarci di fronte a un prodotto pienamente next-gen.

Permangono ancora parecchi dubbi sull’effettiva qualità delle modalità di gioco e sui comportamenti dell’IA dei portieri.

In termini di gameplay, comunque, troviamo cambiamenti davvero significativi: le fasi di dribbling sono state nettamente migliorate, grazie a una fisica del pallone molto più elaborata e a controlli più accurati e precisi. È stata ristudiata anche la funzione di sprint, che appare ora decelerata rispetto a FIFA 14. Perdere la palla mentre si è in corsa non è più un’evenienza così rara, dal momento che questa tende a sfuggire alla nostra portata molto più facilmente. Tra gli aspetti tirati a lucido figura anche il bilanciamento dei vari calciatori: quelli più rapidi e scattanti se la caveranno bene negli spazi aperti, ma incontreranno maggiori difficoltà nelle aree protette da giocatori dotati di particolare forza fisica. In aggiunta a ciò, è stata drasticamente ridotta anche la potenza dei tiri in porta, questi, infatti, non appaiono più come delle “cannonate” inafferrabili e in grado di penetrare qualsiasi difesa, ritrovando un equilibrio ottimale che va inevitabilmente a riflettersi sul corretto bilanciamento dell’intera partita. Insomma, i giocatori particolarmente attenti alla tecnica troveranno pane per i loro denti.
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Ci siamo concentrati anche sul testare i comportamenti dei portieri, una delle novità più pubblicizzate di FIFA 15. È vero, questi godono di un rinnovato set di animazioni e routine comportamentali in grado di rivelarsi sì estremamente realistici, ma non sempre del tutto efficaci. Nel corso della nostra prova avvenuta su PlayStation 4, abbiamo assistito diverse volte a scene in cui i portieri reagivano in modo non particolarmente intelligente di fronte ai nostri tiri, così come molte altre volte riuscivano ad effettuare parate a dir poco impossibili (in particolare, giocando a livello di difficoltà massimo). Tuttavia, non ci sentiamo ancora di esprimere pareri definitivi in merito, in attesa di una prova più approfondita all’interno della versione finale del gioco.

Le fasi di dribbling sono state nettamente migliorate, grazie a una fisica del pallone molto più elaborata e a controlli più accurati e precisi.

In conclusione, anche se la demo non ci ha consentito di analizzare svariati contenuti dell’offerta di FIFA 15, ci ha permesso di farci un’idea più precisa di quello che dovremo aspettarci sul fronte della giocabilità. Un titolo fresco, affinato ed equilibrato capace di restituire le emozioni tipiche delle migliori partite di calcio, al fine di offrire un livello di coinvolgimento e realismo mai raggiunto finora dalla serie. Nonostante questo, permangono ancora parecchi dubbi sull’effettiva qualità delle modalità di gioco e sui comportamenti dell’IA dei portieri. Appuntamento alla recensione per conoscere il nostro verdetto finale.

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