Vorrei un FIFA 25 ibrido, con il coraggio di allontanarsi dal modello FUT

FIFA 25 dovrebbe essere un gioco ibrido, che da decenni i giocatori chiedono. Qualcosa che non sia soltanto FUT.

Gianni Infantino è uscito finalmente allo scoperto e ha annunciato il futuro del marchio FIFA per quanto concerne il mondo dei videogiochi. Parliamo di un brand che da oltre un decennio ha dominato in lungo e in largo sul panorama dei simulatori calcistici, complice anche un’assenza quasi totale di competizione, con Konami che è andata via via spegnendosi sempre di più. Ora che la divisione con EA Sports è totale e ufficiale, tanto che l’azienda canadese sta già cominciando a preparare il terreno per pubblicizzare il primo EA Sports FC, la Fédération Internationale de Football Association doveva fare la sua mossa. E lo ha fatto.

Cosa vorrei da FIFA 25
FIFA 25 dovrebbe avere il coraggio di allontanarsi dal FUT (Videogiochi.com)

Il nuovo FIFA, ovvero FIFA 25, 26, 27 e così via, sarà sempre il miglior gioco elettronico per qualsiasi ragazza o ragazzo e riferiremo ulteriori notizie al riguardo molto presto“. Tralasciando il vetusto “gioco elettronico” utilizzato da Infantino per descrivere un videogame, ci sono indizi molto interessanti da queste parole. Il primo è che per la stagione 2023-2024 il mercato sarà ancora nelle mani di EA Sports, con la sfida che inizierà per la stagione 2024-2025 con FIFA 25. Viene poi dato peso “alle ragazze“, quindi si continuerà a dare importanza al calcio femminile, come è giusto che sia. Ma cosa vorremmo da FIFA 25?

Cosa vorremmo da FIFA 25: meno EA e più FM

Che ormai EA Sports abbia in mano il mercato del calcio multiplayer competitivo è una cosa scontata. Ogni singolo giorno migliaia di match vengono giocati su FUT, con giocatori che fanno di tutto per battere l’avversario. Ed ecco che tattiche e giocatori meta, un mercato problematico, i FIFA Points e tutto quello che conosciamo bene viene a galla, tra frustrazione e monetizzazione aggressiva. Con i free-to-play GOAL, UFL e si spera una ripresa di Konami, ecco che scommettere solo sull’online potrebbe portare a farsi male. FIFA 25 dovrà avere un componente multiplayer online e un sistema di monetizzazione, ovviamente. Ma vorrei tanto che si concentrasse su un mercato che a quasi nessuno sembra interessare: i carrieristi.

FIFA 25 deve pensare alla carriera
Come ci sentiamo portando il Sudtirol in Champions (Videogiochi.com)

Così si definiscono quegli appassionati intramontabili che amano portare squadre di quartiere infime e sconosciute sul tetto d’Europa. Con anni e anni di impegno, di mercati intelligenti, di infortuni pesantissimi, di giovani promesse che salutano, di capitani che restano, di rivalità che nascono. Insomma, avere un FIFA 25 che dia un nuovo e importante peso alla carriera allenatore e giocatore sarebbe davvero incredibile. Un passo in più verso la gestione, la complessità e le tantissime variabili di Football Manager, ma senza dimenticare il gameplay più arcade e divertente che contraddistingue la serie. Un ibrido che da decenni viene chiesto a grande voce, e che non arriva mai.

Un gioco fatto per farci vivere grandi partite, farci fare campagne acquisti al cardiopalma, spingere il giocatore a migliorare lo stadio, scegliere il prezzo dei biglietti, litigare con la dirigenza, vedere il proprio pupillo spinto a firmare per i rivali da un agente particolarmente cinico. Insomma, un’esperienza più vicina al calcio reale, meno fantoccia e volta alla monetizzazione costi quel che costi. Se la FIFA vuole davvero presentarsi come l’alternativa a EA Sports FC, allora deve guardare ad un pubblico fatto di giocatori che non spendono stipendi in Fifa Points e lanciano il pad per terra quando spacchettano un 77.

Ricordiamo che ci sono ottime possibilità di vedere un Atomic Heart 2, e che il creatore di Gears of War aveva un’idea folle per il futuro della saga.

 

 

 

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