Mentre siamo tutti affascinati e un po’ storditi da John Wick 4 il regista Chat Stahelski ha voluto parlare un po’ anche del suo prossimo lavoro dedicato a Ghost of Tsushima dichiarando di voler raggiungere e addirittura superare Sucker Punch.
Prima di gridare all’eresia e dotarvi di acqua santa è bene circostanziare le dichiarazioni del pirotecnico e visionario regista, diventato nuovo signore indiscusso dei film d’azione. Guardare la sua quadrilogia dell’assassino ombra è come fare un corso accelerato di regia contemporanea. Le inquadrature, l’utilizzo della slow motion, ogni dettaglio di colore aiuta a creare situazioni adrenaliniche al limite. E questa sua conoscenza del mezzo cinematografico verrà applicata anche al film ispirato al grande gioco sviluppato da Sucker Punch.
Un videogioco che ha a sua volta una qualità cinematografica straordinaria. Stahelski ha tutta l’intenzione proprio di lavorare a partire dalle palette scelte dal team di sviluppo di Sony per raggiungere e superare il livello visivo raggiunto nel gioco. E ad aiutare il regista c’è anche proprio Sony, coinvolta in modo completo nel progetto.
Le caratteristiche principali della cinematografia firmata Chad Stahelski sono da rintracciare in due aree: da una parte le palette, l’utilizzo del colore e gli scontri cromatici che aiutano a generare epicità e dall’altra proprio le inquadrature e l’utilizzo di tutto ciò che la tecnologia moderna ha da offrire. Quando è iniziata a circolare la voce che sarebbe stato il regista di John Wick ad occuparsi di Ghost of Tsushima in tanti abbiamo annuito come se fosse la scelta più naturale del mondo.
E dall’intervista rilasciata a Discussing Films anche lo stesso regista è convinto di questa scelta. Stahelski ha infatti dichiarato: “amo Ghost of Tsushima, è una delle mie proprietà preferite“. E il regista è al momento impegnato nel cercare di trovare i colori migliori per raccontare la storia di Jin Sakai, definita “davvero interessante“. Ma non sarebbe Chad Stahelski se non ci fosse anche la volontà di andare oltre. A partire dal cast che sarà giapponese con un film completamente in giapponese.
Potrebbe sembrare una battuta da sbruffoni ma tutta l’intervista di Chad Stahelski sul nuovo film di Ghost of Tsushima trasuda invece rispetto per la materia d’origine nonché per il popolo, la cultura e la lingua in cui Stahelski ha deciso di immergersi. Il regista di John Wick non nasconde il suo amore per il colore e per le composizioni ben fatte e sottolinea di essere affascinato dall’idea di “cercare veramente non solo di essere all’altezza ma anche di superare quello che il team ha fatto in termini visivi“.
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