Un nuovo documentario ci porta dietro le quinte del film dedicato a Mortal Kombat che in venti minuti ci mostra il rapporto di attori e regista proprio con questa serie di piacchiaduro immortali.
Non è una sorpresa che qualche membro di un gruppo di attori possa conoscere un videogioco che, guarda casa, è al centro del film in cui sta recitando. Ma nel documentario diffuso da Warner Bros c’è molto di più. Per esempio una confessione inaspettata da parte di uno dei membri del cast principale.
Con in più uno sguardo molto ravvicinato alla creazione dei costumi e degli effetti speciali. Uno si tutti? Il ghiaccio di Sub-Zero che non è tutto finto come si penserebbe.
Cominciamo con il chiederci perchè Warner Bros si sia presa la briga di mettere insieme un documentario che sottolineasse quanta arte e quanta conoscenza del materiale originale sono entrate nella realizzazione del film. La risposta forse è in quell’accoglienza non proprio entusiasta che è stata la reazione generale a Mortal Kombat.
Probabilmente, il distributore sta cercando di mostrare al suo pubblico, e in particolare a quanti hanno criticato il fatto che in realtà il protagonista fosse un perfetto sconosciuto, che non hanno preso quattro persone a casaccio per fare il film e che anzi tutti gli attori, e il regista, hanno una conoscenza più che approfondita del gioco. Come a dire: sappiamo quello che facciamo, dateci fiducia.
E infatti, il documentario si apre proprio con Lewis Tan, che nel film è il protagonista Cole Young, e il regista Simon McQuoid che parlano di quanto il videogioco sia speciale con Tan che poi gioca proprio a Mortal Kombat nella sua versione arcade originale contro Matilda Kimber, Emily in MK, che ammette candidamente di non averlo mai visto neanche da lontano.
E c’è spazio anche per gli altri attori e le altre attrici che condividono i loro ricordi legati proprio a quando giocavano a MK da piccoli. In particolare fa sorridere il racconto di Mehcad Brooks, che nel film è il cyborg ricostruito Jax, che racconta di come per una festa di Halloween si sia travestito addirittura da Scorpion.
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Per alcuni sicuramente la parte più interessante è quella tecnica quando il piccolo documentario passa al reparto costumi con Cappi Ireland, costume designer del film, spiega come ha approcciato la creazione delle armature e la scelta dei materiali, cercando di evitare sempre un aspetto troppo “da supereroe”. Nel documentario si fa anche accenno a un possibile sequel con l’arrivo di Johnny Cage, che a quanto pare Scott Adkins, star della serie Undisputed, sarebbe più che pronto a interpretare.
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