Final Fantasy 16 sta per fare un grande passo ma c’è qualcuno che di questo passo è molto preoccupato: e forse ha ragione.
Dopo una attesa che per tanti fan è sembrata infinita, Final Fantasy 16 ha finalmente fatto quello che è il passo più importante da quando è stato rilasciato. Il gioco di Square Enix, osannato come uno dei migliori di tutta la saga, è infatti stato finalmente trasformato anche in titolo per PC.
Ma questo nuovo pubblico che lo giocherà desta una seria preoccupazione in qualcuno che si è speso molto proprio per realizzare il capitolo 16. E questo qualcuno lancia un appello globale affinché i giocatori si comportino a modo. Che cosa preoccupa così tanto il producer di Final Fantasy 16, Naoki Yoshida, da chiedere, durante un’intervista ai colleghi di PC Gamer, ai fan che stanno entrando nel suo universo narrativo di pensare bene a quello che vogliono fare?
Final Fantasy 16, tutto ma non quello!
La risposta sono le mod. Quelle mod che in tanti titoli per PC, il primo che viene ancora in mente è The Witcher ma di recente si è unito alla schiena anche Baldur’s Gate 3, possono modificare in maniera profonda l’esperienza dei giocatori. Modificarla al punto da rendere un titolo qualcosa di assolutamente diverso da ciò che i suoi creatori avevano immaginato.
Quello che a quanto pare preoccupa Yoshida è proprio il fatto che qualcuno possa creare mod oscene. Il producer ha dichiarato: “l’unica cosa che dirò è che è decisamente non vogliamo vedere niente di offensivo o inappropriato, quindi per favore non fate e non installare niente del genere“.
A giudicare dal panorama delle mod che abbiamo visto per i giochi più famosi potrebbe trattarsi di una preoccupazione legittima. Quello che però non sembra preoccupare per nulla Yoshida è il fatto che ora esista la versione PC. Una versione che, e vale la pena ricordarlo, a febbraio dell’anno scorso invece lo stesso producer aveva negato qualcuno avrebbe mai visto a breve giro.
E Yoshida non è sembrato neanche preoccupato del fatto di dover ora rapidamente creare quelle versioni multipiattaforma per tenere a galla Square Enix, dopo che Foamstars e Final Fantasy VII Rebirth non hanno dato i frutti che il developer sperava. L’appello a comportarsi bene dentro Final Fantasy 16 è in parte condivisibile, e insieme tenero perché dimostra che Square Enix non è abituata a quello che succede sui PC. Dubitiamo però che qualcuno darà retta a Yoshida.
L’unico modo per un gioco pulito sarà quello di evitare alcuni contenuti. Volendo fare una previsione è più probabile però che le mod si lanceranno verso i personaggi storici dei capitoli più amati della serie. Qualcuno proverà a togliere il volto di Clive Rosfield e inserire il biondo Cloud oppure il canuto Sephiroth.