Final Fantasy XIV: A Real Reborn (versione PS4) – la recensione

Nonostante il successo di Final Fantasy XI su PS2 e, successivamente, su Xbox 360, parlare in maniera positiva di MMORPG su console fa ancora storcere il naso a parecchie persone, soprattutto quelle che pensano che il genere dovrebbe appartenere esclusivamente alla piattaforma PC.
Con la versione PlayStation 3 di Final Fantasy XIV: A Real Reborn, uscita durante l’estate 2013, le cose sono decisamente cambiate e Square-Enix, capitanata dal talentuoso Naoki Yoshida, è riuscita a dimostrare che effettivamente un MMORPG può essere giocato benissimo anche sulle console casalinghe.
Ovviamente, in rapporto alla versione PC, quella PlayStation 3 non ne usciva benissimo: le differenze a livello di prestazioni e di grafica erano palesi, ed è per questo motivo che Square-Enix ha deciso di portare A Realm Reborn anche su PlayStation 4.
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Square-Enix ha implementato anche l’utilizzo del touch pad del nuovo Dual Shock 4, adoperabile in maniera analoga al puntatore del mouse che, per quanto sia parecchio limitato rispetto a quest’ultimo, si rivela una discreta alternativa ai tasti.

Grazie alle caratteristiche della nuova console Sony, il team di Yoshida è infatti riuscito nell’intento di offrire ai giocatori un’esperienza che visivamente risulta pari alla versione PC, senza sacrificare la risoluzione o il frame rate, che resta fisso a 60 FPS per calare a 30 solo nelle situazioni più caotiche come i combattimenti contro Odino o Behemot.
Nel caso poi alcuni giocatori preferiscano una maggiore fluidità e stabilità, è stata introdotta la possibilità di selezionare una risoluzione a 720p, una feature unica mai implementata prima per altri titoli su console e che potrebbe addirittura segnare una svolta in tal senso. L’interfaccia è stata sensibilmente migliorata e resa meno invasiva rispetto alla versione PS3, mantenendo comunque la totale personalizzazione dell’HUD per far sì che i giocatori possano sempre tenere sott’occhio tutti i dati di cui hanno bisogno. Lo stesso dicasi della mappatura dei comandi sul joypad che permettono di richiamare fino a otto abilità su ciascuna hot bar disponibile per ognuno dei tasti dorsali, per un totale di 32. L’esperienza risulta ancora macchinosa per chi è agli inizi, ma con la pratica non ci farete neanche più caso.

I possessori della versione PS3 saranno felici di sapere che il passaggio PS4 è totalmente gratuito, entro il 31 dicembre 2014.

Inoltre, Square-Enix ha implementato anche l’utilizzo del touch pad del nuovo Dual Shock 4, adoperabile in maniera analoga al puntatore del mouse che, per quanto sia parecchio limitato rispetto a quest’ultimo, si rivela una discreta alternativa ai tasti direzionali per navigare tra i menu, accettare inviti o far partire i duty finder (il sistema che crea autonomamente i party per raid e boss fight). Chi invece non può fare a meno della rinomata combo mouse+tastiera sarà felice di sapere che la versione PS4 di FFXIV ARR, così come quella PS3, è compatibile con le due periferiche in questione per garantire la massima esperienza di gioco, soprattutto quella che concerne la messaggistica.
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Per gli amanti della portabilità, infine, è stata aggiunta anche la possibilità di giocare in remote play utilizzando PS Vita, una feature che al momento consigliamo di sfruttare esclusivamente per le attività in solitudine come la raccolta e la creazione oggetti (ovvero gathering e crafting); questo perché purtroppo ci sono dei vistosi limiti tecnici quando si combatte in party formati da più di tre persone e con diversi mostri a schermo che minano sensibilmente l’esperienza, rendendola di fatto ingiocabile sulla portatile Sony. Speriamo che in futuro questa caratteristica venga migliorata, magari implementando un significativo utilizzo del touch pad che possa compensare la mancanza di un mouse.

L’interfaccia è stata sensibilmente migliorata e resa meno invasiva rispetto alla versione PS3, mantenendo comunque la totale personalizzazione dell’HUD.

A livello di contenuti, ovviamente, la versione PS4 si presenta identica a quella PC e PS3, vantando sin da subito delle ultime due corpose patch uscite nel corso di questi sei mesi, ovvero A Realm Awoken e la recentissima Through the Maelstrom che aggiungono nuovi dungeon, nuove missioni e, soprattutto, nuove boss battle contro personaggi leggendari come Gilgamesh, Moguri, Diablos e Leviathan.
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I possessori della versione PS3 saranno felici di sapere che il passaggio PS4 è totalmente gratuito, entro il 31 dicembre 2014, importando non solo i propri personaggi, ma anche i propri settaggi, le interfacce, la mappatura dei comandi e tutto il resto.
Tirando le somme, anche stavolta Yoshida e Square-Enix possono sentirsi soddisfatti dell’eccellente lavoro svolto con Final Fantasy XIV: A Realm Reborn: dopo il difficile compito di riportare in vita un MMORPG dato per morto sono riusciti addirittura nell’intento di portare il titolo, in tempi relativamente brevi, su una console di nuova generazione, con una versione che non farà rimpiangere coloro che non dispongono di un PC adatto su cui farlo girare. Per chi stava aspettando l’occasione giusta per addentrarsi nel fantastico mondo di Eorzea ed iniziare ad esplorarlo ora non ha più motivo di indugiare oltre.

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