Non manca molto all’uscita del nuovo Final Fantasy XVI prodotto da Square Enix ed è normale che se ne parli a più riprese con Yoshida, il producer di cui tutti ormai conoscono nome e cognome, rilascia interviste ovunque per lasciare piccoli indizi e frammenti ai fan.
Non si può non vedere come Final Fantasy XVI sia un gioco su cui il suo team di sviluppo e tutta la società che su quel team di sviluppo si regge puntano moltissimo. Un gioco che anche solo dalle dimensioni sembra un’epopea faraonica. Profondo ed espanso in tutte le direzioni. Un Final Fantasy finalmente adulto, mormora qualcuno, e che può trattare temi altrettanto adulti e maturi senza dover fare troppi salti mortali. Da parte di Naoki Yoshida sono arrivati a più riprese indizi proprio di questa maestosità e di tutto il lavoro che Square Enix sta mettendo per far sì che il capitolo 16 segni una nuova vetta e, chissà, un nuovo record nella saga e per tutto il gruppo.
I giochi si misurano anche in termini di ore che il giocatore può, o in alcuni casi deve, passare nel fittizio mondo creato per lui o lei per arrivare da qualche parte. E sappiamo già che il nuovo Final Fantasy può accompagnarci anche per 70 ore con l’equivalente di una intera stagione di una serie TV composta da spezzoni di cutscene cinematiche. Adesso, da una nuova intervista sembra essersi chiarito anche uno dei modi con cui rischiamo di totalizzare queste 70 ore.
Ciascun gioco della inossidabile saga Square Enix contiene una serie di elementi che sono sempre gli stessi e poi alcune meccaniche vengono cambiate per giustificare la presenza di un nuovo gioco. La gestione della mappa è uno di quegli elementi che periodicamente vengono rinnovati e modificati passando da un Final Fantasy all’altro. Parlando della mappa del capitolo 16, Yoshida ha fatto un paragone con Final Fantasy X e Final Fantasy XII. La mappa del nuovo capitolo a quanto pare è composta da aree “verso cui puoi viaggiare” semplicemente selezionando il punto sulla mappa e poi venendoci teletrasportati. Tutto ruota intorno a una struttura centrale chiamata Hideaway.
Ai fan più attenti non sarà sfuggita proprio questa area di sosta in uno dei primi video di gameplay. Oltre a questo sistema punta e vai che permette quindi di muoversi attraverso tutta la mappa tra i luoghi che via via si sbloccano c’è anche la possibilità quindi di andare dove più ci aggrada potendo così divergere dalla storia principale a piacimento.
Un altro dei modi in cui rischiate di passare moltissime ore dentro Final Fantasy XVI solo le modalità Arcade e Stage Replay che permettono di rivivere i livelli e le parti di gioco completati per ottenere punteggi superiori oppure migliorare le prestazioni. In alternativa, se non volete rivivere il passato, potete comunque esplorare anche i luoghi che avete già sbloccato sulla mappa, dato che Yoshida promette che in alcuni casi appariranno nuove side quest. Ecco come si fanno 70 ore in un gioco.
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