Una buona notizia per gli sviluppatori di videogiochi italiani : il Tax Credit è stato rinnovato e i fondi da elargire sono stati raddoppiati.
Le informazioni arrivano attraverso l’associazione di settore IIDEA che ha diffuso un comunicato stampa con cui vengono diffusi gli ultimi aggiornamenti riguardo questa forma di bonus sotto forma di credito di imposta. La prima sessione che si era aperta il 15 dicembre 2021 e chiusa il 31 dicembre 2022 e aveva visto lo stanziamento di 5 milioni di euro. E da subito l’associazione che raccoglie chi si occupa di intrattenimento digitale in Italia aveva chiesto un aumento dei fondi.
Nel comunicato stampa sono evidenziati infatti gli aspetti positivi di questo rinnovo del Tax Credit ma allo stesso tempo si fa notare come ci sia ancora un importante gap che ci divide dagli altri Paesi europei, per non parlare degli altri Paesi del resto del mondo, e su cui occorre lavorare.
Tax Credit, disponibili 11 milioni di euro nel 2022
Nel comunicato stampa diffuso dal sito ufficiale dell’associazione si legge infatti che è stato pubblicato il decreto per la ripartizione “del fondo per il cinema e l’audiovisivo, firmato dal Ministro Franceschini, con cui vengono destinati 11 milioni di euro a copertura del Tax Credit Videogiochi nel 2022“. Come accennavamo prima, si tratta di un rinnovo in realtà dopo una prima trance di fondi che sono stati oggetto di una procedura di richiesta tra fine dicembre e inizio gennaio. In quella occasione il totale dei fondi a disposizione era stato di 5 milioni di euro.
“Si registra oggi una decisione importante da parte del Governo che, accogliendo le richieste avanzate da parte di IIDEA, ha più che raddoppiato la dotazione finanziaria del Tax Credit Videogiochi“. La dotazione infatti è passata a 11 milioni di euro. Si tratta di una decisione che, questi i calcoli fatti da IIDEA, può sbloccare un totale di 44 milioni di euro di investimenti. Si tratta di un credito di imposta che può coprire il 25% dei costi eleggibili di produzione. Un passo avanti nella direzione giusta, la direzione che porta al riconoscimento dei videogiochi come settore attivo nella produzione di reddito e anche come forma d’arte.
Ma, sottolinea sempre il comunicato stampa nonostante il “grande passo avanti per il nostro Paese“, è importante non “distogliere l’attenzione del settore e del Governo sul gap, ancora in larga parte da colmare, nei confronti di altri Paesi europei, che da molti anni investono maggiori risorse, con meno vincoli“. Tra le proposte presentate al Ministero della Cultura c’è per esempio “innalzare il massimale previsto per impresa, attualmente pari a 1 milione di euro, per consentire al nostro Paese di diventare maggiormente attrattivo verso gli investitori europei“. Da parte nostra siamo comunque contenti che finalmente qualcosa di concreto cominci a muoversi per stimolare la creazione di prodotti italiani.