Alcuni progetti vanno e vengono e li dobbiamo abbandonare ma di altri progetti semplicemente le notizie si fanno più rade ed è il caso di Little Devil Inside che tanti si aspettavano invece di vedere all’ultimo State of Play organizzato da Playstation. E la domanda sorge quindi spontanea: che fine ha fatto?
La storia di questo videogioco che circa un paio di anni fa fece parlare di sé perché affiancato ad altri giochi come Bugsnax e Kena: Bridge of Spirits durante il primo grande showcase in occasione dell’uscita della PS5 inizia in realtà molto prima. In un passato in cui i titoli venivano sviluppati ancora per la Nintendo Wii U.
E anche solo questa indicazione la dice lunga su quanti anni siano in realtà passati da quando l’idea è stata condivisa dal team di sviluppo Neostream per la prima volta. Il gioco ha attraversato anche una fase su Kickstarter e nel maggio del 2015 ha raggiunto la più che considerevole somma di circa 306 mila dollari australiani. I ragazzi di Neostream hanno un po’ l’abitudine ad essere parchi di informazioni ma mentre il progetto si prepara a festeggiare il decimo compleanno cerchiamo di capire se qualcosa si è mosso.
Little Devil Inside riemergerà dalle profondità?
Andando a guardare la pagina Kickstarter del progetto le informazioni ufficiali, per quello che riguarda gli aggiornamenti, si fermano al 13 giugno del 2020 ma i commenti tra quanti probabilmente hanno aiutato a raggiungere i 306 mila dollari australiani di fondo sono molto più recenti. Probabilmente i commenti più recenti in assoluto sono stati innescati dal recente State of Play organizzato da Playstation. Perché Little Devil Inside è un progetto il cui team di sviluppo lavora a strettissimo contatto proprio con Sony.
E questo, andando a scorrere i commenti sulla pagina, sembra continuare ad essere un motivo per sperare ancora che il gioco esca. Ma è sempre più difficile, questa è la sensazione, che il gioco venga portato a compimento. Ci sono per esempio alcuni che fanno notare come, nonostante abbiano inviato soldi in dollari australiani, la loro donazione si sia poi trasformata in moneta sudcoreana. Potrebbe semplicemente essere un segno che il team si è spostato ma la preoccupazione è che invece si sia di fronte a una situazione molto meno chiara e soprattutto molto meno legale.
Fuggiti col malloppo?
Sono diversi i commenti che per esempio si chiedono “c’è qualcun altro che si sente di essere stato derubato?” e altri che ammettono di non essere arrabbiati perché il gioco non è ancora uscito ma che “questo silenzio radio per così tanto tempo sembra proprio losco“. Mentre dopo l’entusiasmo iniziale c’è anche chi, ripensando all’ultimo trailer, dichiara “la cosa peggiore di tutto questo è che l’ultimo trailer non ti faceva neanche venire voglia di giocare“.