Fortnite chiude i battenti. Le motivazioni non sono state chiarite ma ci sono voci di corridoio molto insistenti. Ecco quando succederà.
A quanto pare anche la corazzata di Epic Games ha una falla e c’è un luogo nel mondo in cui a nessuno sembra piacere abbastanza. Motivo per cui Epic ha deciso e annunciato al mondo che ha intenzione di chiudere a breve i server locali in Cina.
Dietro la decisione, che è stata rilanciata con un tweet, non sembrano esserci spiegazioni ufficiali ma è faicle intuire che in Cina il problema con cui si è dovuto scontrare Fortnite sia doppio: da una parte lo strapotere di altrio giochi come PUBG, che invece da noi soffre un po’, e dall’altra il modo in cui nei server cinesi Epic è stata costretta a organizzare le microtransazioni.
E poi, leggendo sul forum di Resetera da chi l’ha toccato con mano in realtà, in Cina, non giocherebbero neanche allo stesso Fortnite con cui giochiamo noi nel resto del mondo.
Fornite chiude: addio server cinesi dal 15 novembre
Le due date importanti sono il 1 novembre e il 15 novembre. Da ieri infatti non è più possibile registrarsi sui server come nuovi giocatori mentre il prossimo 15 novembre i server chiuderanno i battenti definitivamente.
Il messaggio non dà spiegazioni ma su Resetera, dove è finito oggetto di una accesa discussione, il motivo più gettonato sembrano essere le scarse performance in confronto ad altri giochi che operano più o meno nello stesso modo. Ma a cosa esattamente dovranno dire addio in Cina? Non al Fornite come lo intendiamo noi.
In effetti, la notizia della chiusura di Fortnite ci permette di riflettere su quanto diamo per scontato che un gioco sia effettivamente uguale in ogni parte del mondo.
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Cosa che non è vera, non del tutto. Le leggi cinesi che proteggono i minori dai contenuti potenzialmente violenti e dal gioco d’azzardo hanno infatti influenzato il modo in cui anche Epic ha dovuto modificare e piegare le meccaniche del duo battle royale. Innanzitutto non è possibile fare acquisti con soldi veri e il Battle Pass è gratuito. In più, i giocatori ricevono una scorta settimanale di moneta da spendere nel gioco.
Ma se queste differenze non vi bastano vi diciamo anche che in pratica non ci sono sconfitti veri in Fortnite in Cina: non giocate con i vostri personaggi ma con degli ologrammi e nessuno muore davvero, viene solo scollegato temporaneamente. Per chi poi non è un granchè con il pad ci sono anche altri aiuti per non sentirsi troppo frustrati.
Si è poi costantemente invogliati a fare pause e a smettere di giocare per un po’ per salvaguardare la propria salute quindi alcune modalità di gioco sono state eliminate. Un gioco più facile per invogliare i giocatori ad abbandonare PUBG che invece è il padrone del tempo libero dei giovani cinesi ma a quanto pare sottostare a tutti i codicilli non salverà Epic che saluterà il mercato cinese.