C’è un brevetto di Tencent che vi permetterà di dare in eredità tutto su Fortnite in caso di decesso.
Non possiamo portarci i V-buck nella tomba e non ci sono loot box in paradiso, così ci dicono, e quindi il brevetto di Tencent è logico. E anzi, non sarebbe neanche il primo sistema del genere. Apple ha di nuovo fregato tutti con la possibilità di avere un amministratore dell’eredità digitale.
Mentre il servizio pensato da Tencent per Fortnite è leggermente diverso anche se lo scopo è sempre lo stesso: non lasciare che vadano persi i possedimenti digitali di un videogiocatore o di una videogiocatrice. Certo, basterebbe che qualcuno avesse nome utente e password ma non è la stessa cosa che avere il diritto legale di usare l’account di qualcun altro.
Vediamo allora cosa succederà quando passeremo a miglior vita e qualcuno si beccherà il nostro account Fortnite nel testamento.
Fortnite: giocatori post mortem
Apple ha deciso, con iOS 15, di aggiungere la possibilità di avere un amministratore per gestire le proprietà digitali in caso di decesso. Ora abbiamo Tencent che decide di cominciare a pensare a come sarà gestita la nostra eredità di Fortnite in caso di dipartita.
Sembra una barzelletta ma è qualcosa che ormai, con la mole di oggetti e possedimenti non reali che ognuno di noi ha (possedimento è qualunque cosa si sia acquistata quindi anche i digital download) non può essere ignorata a lungo. E se è vero che basta lasciare a qualcuno la nostra password e magari il pin del telefono, con il brevetto Tencent ci sarebbe un sistema ufficiale per designare un gestore di questi contenuti.
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Premesso che la normativa ereditaria cambia da Paese a Paese e, per esempio, da noi in Italia i testamenti non possono scavalcare i diritti base della famiglia a meno di alcune clausole molto molto specifiche, cosa dovremo fare? Aggiungere un codicillo al codice civile in cui c’è scritto che anche le proprietà digitali vanno ripartite?
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E c’è poi la questione tecnica dei brevetti: cosa potrebbe ora impedire ad altri di utilizzare un sistema simile? In realtà nulla al momento. A meno che nelle carte di Tencent non ci sia qualcosa che mette i bastoni tra le ruote ad altri come è stato il brevetto di Bandai Namco che ha reso la vita complicata ai developer di picchiaduro per evitare che usassero un sistema che mostrava le combo come in Tekken (brevetto scaduto a fine 2020).