Avere idee nuove per una delle migliori IP della storia non è affatto facile: ecco la direzione intrapresa per lo sviluppo del nuovo Gears of War 6.
Quella di Gears of War è una delle saghe più apprezzate e giocate negli ultimi decenni, con tantissimi videogiocatori che si sono letteralmente innamorati di questa IP nel corso degli anni passati con le proprie Xbox e i propri PC. Infatti ad un certo punto possiamo dire senza paura di essere smentiti che la guerra senza esclusione di colpi tra locuste e umani è diventata il volto stesso del mondo dei videogiochi firmato Microsoft.
Con Marcus Fenix prima e poi Kait Diaz che in qualche modo hanno sostituto il pesante posto di Master Chief quando si trattava di tenere alta la bandiera di Microsoft mentre il videogioco fantascientifico stava affrontando una crisi esistenziale, oltre che di sviluppo e concettuale. In particolare tutta la storia della squadra Delta ha appassionato e creato momenti indelebili nella storia di tantissimi utenti.
Molto meno efficace invece il nuovo corso della saga quando ha deciso di perdere il “of War” e trasformarsi semplicemente in Gears, cambiando anche protagonista, toni e una serie di caratteristiche portanti. Ad alcuni la transizione è piaciuta ma alla maggior parte dei videogiocatori non è andata affatto giù. E non è un caso che il prossimo capitolo della serie sia un prequel vecchissimo che ripoterà tutto addirittura molto prima del primo videogioco della saga.
E mentre aspettiamo con ansia Gears of War E-Day ci sono degli aggiornamenti molto interessanti che riguardano il sesto capitolo del gioco e tutto quello che avrebbe dovuto mostrare a schermo. Con un piano che è veramente molto particolare e che sta lasciando tutti davvero senza parole. E che può essere sintetizzato in: “Gears of War 6 doveva lasciare Sera”. Una follia come quello che ha appena fatto Paul Pogba con FC 25.
A parlare è Rod Fergusson, un veterano che ha lavorato a tutti i capitoli della saga tranne al nuovo videogioco ora in sviluppo dato che ha cambiato organizzazione e si è spostato in Blizzard. Lo sviluppatore fa notare che si si è seguita molto attentamente tutta la lore e gli sviluppo di Gears 5, allora sappiamo benissimo della presenza di una particolare tecnologia missilistica dell’UIR (Unione delle Repubbliche Indipendenti. Questi dettagli erano le basi su cui partire per una nuova installazione.
“Quello che volevo fare con Gears 6 era portarvi fuori da Sera per scoprire cosa potrebbe significare per il resto della galassia o, almeno, per il resto del sistema solare“, ha rivelato Fergusson ai microfoni di Unlocked. “Ma non volevamo iniziare a fare un Mass Effect. Si trattava davvero di “portarvi in un posto nuovo per vedere com’è questo””.
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