Ghost of Tsushima incontra Death Stranding in questo particolare titolo in Unreal Engine 5

Death Stranding ci ha trascinato nel futuro che forse ci stiamo costruendo, questo titolo invece torna indietro e lo fa con molto stile.

Per quelli che hanno scoperto che esistono i corrieri solo in pandemia giocare a DeathSstranding deve essere stata una esperienza catartica. Di certo il grande lavoro portato avanti da Kojima non è il primo gioco in cui si parla di corrieri ma nelle mani del genio anche questo lavoro è riuscito ad assumere una valenza ben oltre quella delle consegne a domicilio.

death stranding nel passato medievale, ecco il titolo per te
Death Stranding ma con un tocco di Ghost of Tsushima (foto Aesir Interactive) videogiochi.com

Sulla stessa riga di Death Stranding, ma facendo un enorme passo indietro nel tempo, c’è un nuovo titolo in arrivo tra non molto attraverso Steam e che celebra una delle civiltà che, qui da noi in Occidente, conosciamo meno in assoluto. Per una volta non guarderemo quindi a un futuro che abbiamo devastato ma torneremo indietro ad un passato in cui sapevamo essere tutt’uno con il mondo.

Come Death Stranding ma indietro nel tempo con GoT

Il tredicesimo secolo è per l’Europa pieno Medioevo. Un periodo che, per quanto diversi studiosi siano concordi nell’affermare non sia stato brutto come qualcuno vuole farci credere, è stato complesso e la società ha cambiato rotta rispetto a quella che era la tradizione lasciata dal grande impero romano. Ma questo succedeva da noi. Da noi che guardavamo il Mediterraneo e al massimo adocchiavamo i grandi popoli del Medio Oriente.

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Il gioco perfetto per gli amanti dei cavalli (foto Aesir Interactive) videogiochi.com

A migliaia di chilometri andando verso est, c’era in quello stesso periodo una civiltà che continuava a fiorire e che, adesso come allora, fa del rapporto con i cavalli il centro di tutto. Il nuovo titolo sviluppato da Aesir Interactive si svolge nella Mongolia del tredicesimo secolo. Si chiama Windstorm: The Legend of Khiimori e racconta dell’equivalente mongolo medievale del corriere di Death Stranding. Tra le meccaniche più interessanti c’è però quella della gestione e creazione della propria scuderia.

Con un omaggio evidente e dovuto alla cultura mongola, l’aspetto più bello è proprio il rapporto che, nei panni del protagonista, occorre intessere con queste nobili creature. I cavalli vanno addestrati e va creato con loro un rapporto duraturo, perché possano attraversare le distese della steppa mongola con agilità.

E a differenza di altri titoli con ampi spazi da esplorare, è stata data anche attenzione a quella che è la preparazione che va fatta, scegliendo il percorso migliore in base ai cavalli che si hanno a disposizione. Il gioco si inserisce nella serie di titoli sviluppata dallo stesso team di sviluppo e che ruota intorno a Windstorm ma è chiaro che, spostando indietro nel tempo l’ambientazione, sono cambiate diverse cose rispetto al passato. Cambiare fa bene a volte, come dimostrano le voci su Sony e su PS6.

Il gioco è previsto in uscita da qualche parte l’anno prossimo e i developer sono sempre in contatto con la community. Come diverse volte ricordato da loro, infatti, è importante ricevere il feedback della community, in modo tale da poter dare a giocatori e giocatrici quello che vogliono e creare un’esperienza che rimanga impressa.

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