Quello che è purtroppo possibile fare online in termini di truffa tocca nuove vette di creatività abietta e a quanto pare c’è una nuova moda che coinvolge le gift card di Steam.
I criminali informatici esistono in una preoccupante varietà e vastità di forme, dimensioni e cattiveria. Uno dei casi più eclatanti di truffatori e criminali online solo quelli che hanno deciso di sfruttare l’uscita della console Sony next gen, un paio d’anni fa, per prendere alla gola tanti giocatori e tante giocatrici che aspettavano di poter acquistare la propria PS5 offrendola a un prezzo gonfiato.
Ma esistono anche altre tipologie di truffe e di reati che è possibile portare a compimento nell’ambito dei videogiochi. Un’altra situazione di cui si parla spesso sono per esempio le app in cui vengono nascosti malware e trojan. E non vogliamo neanche cominciare a parlare delle attività illegali e smaccatamente terroristiche in cui ci si può imbattere per esempio dentro Roblox. Ma, e sono racconti reali, esistono adesso anche scammer che raggirano persone che con i videogiochi non hanno nulla a che fare per farsi comprare centinaia di dollari, o di euro, di gift card di Steam.
Gift card di Steam come valuta
Il racconto viene da alcuni impiegati che lavorano per GameStop e lo riportano i colleghi di Kotaku ma non è difficile immaginare che anche nei GameStop d’Italia si possano verificare situazioni del genere. Ed è per questo che occorre parlarne. La scena sembra svolgersi nella maniera più lecita e normale possibile. Una persona entra in un GameStop e chiede di acquistare alcune gift card scegliendo tra quelle più costose di Steam. Di nuovo, nulla di male e nulla di sbagliato. Se non fosse che la persona che sta acquistando le gift card non sembra avere nessuna idea di quello che sta facendo e neanche assomiglia, nei modi e nelle parole, a quei nonni o a quegli zii che vengono mandati a comprare regali di compleanno o di Natale da nipoti e nipotini.
Si tratta invece di persone cui qualcuno, online, ha chiesto soldi sotto forma di gift card. Un ricatto? No, peggio. Perché si tratta della nuova frontiera raggiunta da quegli scammer e criminali informatici che cercano di portare a segno le cosiddette truffe romantiche. Persone abbiette che inventano storie e puntano soggetti palesemente soli e che quindi sono più facilmente malleabili.
Altro che principe nigeriano
È rimasta celebre nella storia di internet la famosa truffa che aveva come fantomatico beneficiario un principe nigeriano e che, nonostante tutto il mondo sapesse dell’esistenza di questa truffa, ha fruttato milioni e ancora miete qualche vittima. Sfruttare però la solitudine di un altro essere umano al punto da convincerlo a farsi comprare delle gift card di Steam, smascherando così o la proprietà anagrafica o la propria propensione al videogioco, è qualcosa che come giocatori e giocatrici prima che ancora come giornalisti del settore sinceramente ci saremmo risparmiati di vedere.