Una impresa che ha dello straordinario: completare Halo 2 a difficoltà leggendario. Senza sparare un solo colpo e senza morire neanche una volta.
solo un giocatore su tutta la Terra poteva portare a compimento questa impresa. Ed è lo stesso giocatore che è riuscito anche a vincere la famosa sfida di cui vi parlavamo tempo fa e che riguardava sempre questo capitolo molto amato di Halo.
Il pro player Jervalin che tutti i fan di Master Chief conoscono e di cui sicuramente avete visto sui social almeno una run l’ha fatto di nuovo. Ha battuto il grande gioco Xbox senza un graffio usando tutto quello che aveva a disposizione ma senza poter sparare con nessuna arma. Se volete provare a emularlo armatevi di pazienza, qualche bel veicolo e tante granate. Tante granate.
Halo 2 ha il suo campione LASO
La notizia l’ha riportata con una buona dose di emoji il profilo Twitter Halo Leaks che ha permesso così a moltissimi fan del gioco Xbox di celebrare degnamente l’impresa portata a termine da Jervalin. La maggior parte dei commenti è altrettanto entusiasta e definisce il giocatore un Dio tra gli uomoni ma, come sempre, registriamo anche qualche obiezione all’impresa come un commento che fa notare come il giocatore abbia si completato Halo 2 ma abbia anche sfruttato tutti gli exploit possibili, saltando anche alcuni punti.
A prescindere però da quello che qualunque pensa forse gli unici a dover decidere se l’impresa era legittima o no dovrebbero essere i developer stessi del gioco. E mentre aspettiamo un loro endorsement registriamo che anche l’account ufficiale di Halo su Twitter ha dedicato a Jervalin un poster celebrativo con un Master Chief in grande spolvero che sovrasta una montagna di teschi.
Un riconoscimento che è sicuramente destinato a rimanere nella storia di Halo 2 ma non solo e c’è già chi chiede di avere almeno un Achievement dedicato proprio a Jervalin. Ogni tanto fa piacere riportare questo genere di notizie non solo per le doti che occorre mettere in campo per sopravvivere a un gioco come Halo 2 ma anche per mostrare che non sempre la community intorno ai videogiochi è un luogo brutto e pieno solo di troll e persone dal linguaggio tossico.